Inserito nella coalizione di centrosinistra che vede come candidato premier Pier Luigi Bersani, anche Sel propone il proprio programma politico in vista di queste imminenti elezioni. Il partito guidato da Nichi Vendola inizia a parlare di quella che chiama “buona politica”: “Proponiamo che i rimborsi elettorali siano legati esclusivamente alle spese effettivamente sostenute per l’attività politica e la partecipazione dei cittadini. La necessità di una nuova legge elettorale e pensiamo che sia necessaria una revisione del vecchio titolo V della Costituzione che dia senso alle sfide che abbiamo di fronte in tempi di crisi”. La buona politica, secondo Sinistra Ecologia Libertà, “è quella che vive attraverso la partecipazione diffusa e diretta dei cittadini, che si dà regole e controlli trasparenti e che nega anche il minimo privilegio di casta proprio perché realizza la sobrietà nelle proprie pratiche ed azioni come condizione del suo unico scopo: essere lo strumento per l’affermazione della cosa pubblica. Per questo non c’è buona politica senza democrazia paritaria, rappresentanza di uomini e donne”. Ciò che va immediatamente posto è “un tetto alle spese elettorali di ogni ordine e grado che, come accade ad esempio in Francia, preveda pene per i trasgressori, tra le quali la perdita del seggio. Il controllo delle spese elettorali andrà esteso almeno ai novanta giorni che precedono il voto. Proponiamo, con scadenza annuale, la pubblicità dei bilanci e dei rimborsi di ciascun partito sui siti dei diversi movimenti politici e su quelli di Camera e Senato, nonché la pubblicazione sui medesimi siti di tutte le contribuzioni superiori ai 5 mila euro annui. Da parte della Corte dei Conti vi dovrà essere il controllo anno per anno sui conti dei movimenti politici, dei gruppi parlamentari e di quelli consiliari regionali. Si dovrà premiare la capacita di autofinanziamento di un movimento politico riducendo al contempo quella legata al risultato elettorale. Va immediatamente applicata la cessazione del finanziamento per quei partiti e movimenti che non svolgono più attività politica. Uno dei limiti per l’utilizzo dei rimborsi elettorali, insieme a quelle relative le spese per il personale e la gestione ordinaria, riguarderà l’assoluto divieto di una loro utilizzazione per investimenti di tipo finanziario e immobiliare, neppure nel caso d’acquisto delle sedi di partito. Si opererà una riduzione dei benefici fiscali per le aziende che intendono finanziare la politica e favorire i finanziamenti da parte di persone fisiche”. Poi, accanto “alla riduzione delle indennità si attuerà la soppressione dei vitalizi dei parlamentari e dei consiglieri regionali, contestualmente al taglio radicale della dotazione e dell’uso di auto blu per comprovate ragioni di sicurezza. Questi provvedimenti si inquadrano nel contesto della diminuzione del numero di deputati e senatori, che non dovranno superare complessivamente i cinquecento componenti rispetto ai più di novecento attuali; al superamento delle province, trasferendo competenze e organici in capo a comuni e regioni; alla riduzione drastica dei consigli di amministrazione, attraverso la nomina dell’amministratore unico, di tutte quelle società pubbliche attualmente controllate dagli enti locali”. Alla pagina seguente il programma completo di Sel.