Sono iniziate alle 8 di questa mattina le operazioni di voto per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. I seggi resteranno aperti fino alle 22 di oggi e dalle ore 7 alle 15 di domani. Nelle stesse date si svolgeranno anche le elezioni del Presidente e del Consiglio regionale di tre regioni, Lombardia, Lazio e Molise. Un dubbio che assilla sempre molti elettori al momento del voto è quando sia possibile effettuare il cosiddetto “voto disgiunto”. E’ questa, fra tutte e le indicazioni di come si vota, quella che preoccupa di più il cittadino meno “smaliziato”. Solo per le elezioni regionali, quindi, sarà possibile esprimere il cosiddetto voto disgiunto. Ma di che si tratta? Il voto disgiunto è sostanzialmente la possibilità di votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e per una delle altre liste provinciali a esso non collegate. In parole povere, l’elettore può votare per un candidato presidente che ritiene migliore e allo stesso tempo per un partito diverso da quello con cui il candidato votato si presenta. Chi esprime il voto disgiunto può, se lo desidera, scrivere a fianco del partito anche il nome di un candidato consigliere collegato, ma può esprimere una sola preferenza. Come dicevamo, il voto disgiunto è però permesso solo alle elezioni Regionali, mentre non vale per Camera e Senato. Per le politiche, infatti, è ammesso un solo segno su una sola lista o partito. Anche in caso di coalizione con più liste, è possibile porre la “x” su un solo partito.