Sono 281 gli amministratori comunali per il Popolo delle Libertà, tra loro 84 primi cittadini. La fotografia di Anci Comunicare sulle liste Pdl. La maggior parte dei sindaci arriva da Lombardia (16), Piemonte (13), Puglia (12) e Veneto (11), in 73 amministrano Comuni con meno di 15 mila abitanti. Solo 19 i sindaci donna, nessun candidato con ‘fascia tricolore’ in Umbria, Trentino Alto Adige e Molise. Sono 281, 80 in corsa per il Senato e 201 per la Camera, i sindaci, assessori o consiglieri comunali candidati dal Pdl alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. E’ quanto emerge da uno studio realizzato da Anci-Comunicare sui dati forniti dall’ufficio elettorale del Popolo delle libertà. La Regione con il maggior numero di amministratori comunali che tenta di entrare in Parlamento è la Lombardia (47), seguita da Veneto (34), Piemonte (26), Emilia – Romagna (24), Puglia e Toscana (23). Mentre in Molise (1), Friuli Venezia Giulia (2) e Sardegna (4) amministratori comunali sono in corsa solo per la Camera. I primi cittadini inseriti nelle liste sono complessivamente 84 (57 alla Camera e 27 al Senato) e provengono in 73 casi da Comuni con meno di 15mila abitanti, in 11 da centri con più di 15mila abitanti. La maggior parte dei sindaci è candidata nelle circoscrizioni elettorali di Lombardia (16), Piemonte (13), Puglia (12) e Veneto (11). A seguire la Campania e l’Emilia-Romagna, rispettivamente con 5 e 4 candidati. Soltanto un sindaco ‘a testa’ per Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Liguria; nessun candidato con ‘fascia tricolore’ in Umbria, Trentino Alto Adige e Molise. Abbastanza scarsa la rappresentanza femminile di sindaci: solo 19 candidati su 84. La Regione più attenta alle ‘quote rose’ è il Piemonte con 7 candidati, seguita da Puglia, Lombardia, Veneto e Basilicata con due. In quest’ultima Regione due candidati/sindaci su tre sono donne. La pattuglia di consiglieri comunali in ‘pista’ per essere eletti al Parlamento è composta da 166 consiglieri comunali, la maggior parte (122) è in corsa per diventare deputato. Gli assessori comunali candidati sono in tutto 25 – 18 per la Camera e 7 per il Senato – , 6 i vice sindaci. Ecco nel dettaglio una sintesi Regione per Regione riferita ad entrambe i rami del Parlamento.
Su 47 candidati “comunali” sono 15 i sindaci inseriti nelle liste. Al Senato sono in quattro: Mario Mantovani di Arconate (Mi), coordinatore regionale del Partito, quasi certo di ‘farcela’ con il 5° posto in lizza; Vittorio Barella di San Martino Siccomario (Pv) al 32°; Graziano Musella di Assago (Mi) al 39°; ed Alberto Mazzoleni di Taleggio (Bg) al 48°. Undici i primi cittadini in corsa per la Camera nel collegio Lombardia 1: Marco Flavio Cirillo di Basiglio (Mi) – 9/a posizione; Vito Bellomo di Melegnano (Mi) – 14°; Fabio Quadri di Cornate d’Adda (Mb) – 20°; Osvaldo Chiaramonte di Bernate Ticino (Mi) – 22°; Gianluigi Panigada di San Colombano al Lambro (Mi) – 23°. Nel collegio Lombardia 2 corrono invece, i primi cittadini di: Cernobbio (Co), Simona Saladini al 15°; Alserio (Co), Flavio Venturi al 22°; Maclovio (Bs), Marcello Orizio al 24°; Lurate Caccivio (Co), Rocco Palamara al 23°; Sant’Omobomo Terme (Bg), Paolo Dolci al 27°, seguito da Marika Legati di Calcinate (Bs) al 28°.
La Lega candida in 10 Regioni 204 amministratori comunali, tra loro 33 sindaci. I primi cittadini arrivano dal nord: Veneto (12), Piemonte (17) e Lombardia (11), Liguria (1) con l’eccezione delle Marche che presenta 1 candidato con fascia tricolore. Solo 5 le donne sindaco. Sono 204, 55 in corsa per il Senato e 149 per la Camera, i sindaci, assessori o consiglieri comunali candidati dalla Lega Nord alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. E’ quanto emerge da uno studio realizzato da Anci-Comunicare sui dati forniti dall’ufficio elettorale della Lega Nord. La Regione con il maggior numero di amministratori comunali che tenta di entrare in Parlamento è la Lombardia (70), seguita da Veneto (44), Piemonte (26), Emilia – Romagna (23), Toscana (10), Friuli Venezia Giulia (9), Liguria (8), Trentino (7), Marche (4) e Umbria (3). Trentino e Umbria concorrono solo per la Camera. I primi cittadini presenti nelle liste sono complessivamente 33 (26 alla Camera e 7 al Senato) e provengono in 20 casi da comuni con meno di 5.000 abitanti, in 7 casi da comuni tra i 5.000 e 10.000 abitanti, in 4 casi da comuni con meno di 15.000 e in 2 da centri con più di 15.000 abitanti. La maggior parte dei sindaci è candidata nelle circoscrizioni elettorali di Veneto (12), Lombardia (11) e Piemonte (7).
A seguire la Liguria e le Marche che candidano alla Camera rispettivamente con 2 e 1 primi cittadini; mentre nessuna presenza di sindaci in Trentino Alto Adige, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Toscana ed Emilia-Romagna. Decisamente scarsa la rappresentanza femminile di sindaci: solo 5 candidati su 33: Veneto (4) e Lombardia (1) e in entrambi i casi concorrono per diventare onorevoli. In generale, le ‘quote rosa’ sono maggiormente rappresentate al nord con punte significative in Friuli Venezia Giulia 55% sul totale degli amministratori presenti nelle liste, Marche 50% e Veneto 43,18%. I consiglieri comunali in lista per essere eletti al Parlamento sono 128, la maggior parte in corsa per la Camera dei deputati (95). Gli assessori comunali candidati sono in tutto 26, 19 per la Camera e 7 per il Senato, 17 i vice sindaci. Lombardia – Sette sindaci distribuiti nei collegi di Lombardia 1 e Lombardia 2 su un totale di 49 ‘comunali’. Claudio D’Amico, sindaco comune Cassina de’ Pecchi (Mi) è in 7/a posizione in Lombardia 1, mentre Matteo Bianchi, sindaco di comune Morazzone (Va) e Giovanni Zambelli, sindaco comune Vestone (Bs) sono in corsa in Lombardia 2 rispettivamente all’8° e 10° posizione. Unica donna, Claudia Lingeri, sindaco di Mezzegra (Co) è alla 15/a posizione per la Camera. A Palazzo Madama, sono tre i primi cittadini: Danilo Oscar Lancini, sindaco di Adro (Bs) che corre in 13/a posizione; Sandro Mazzatorta, sindaco di Chiari (Bs) in 17/a posizione e Leonardo Tarantino, sindaco di Samarate (Va) al 25° posto.
Fratelli d’Italia è secondo solo al Pdl: tra i candidati 216 amministratori comunali. Con 24 sindaci, 17 vicesindaci, 28 assessori e 147 consiglieri, Fratelli d’Italia è secondo solo al Pdl tra i partiti che più di tutti hanno candidato amministratori dei Comuni. In tutto 24 sindaci, 17 vicesindaci, 28 assessori e 147 consiglieri. Con 216 amministratori comunali candidati alle prossime elezioni politiche, Fratelli d’Italia è secondo solo al Pdl tra i partiti che più di tutti hanno voluto candidare amministratori dei Comuni alle prossime elezioni politiche. Il movimento fondato da Giorgia Meloni e Guido Crosetto potrà contare sull’apporto di sindaci, assessori e consiglieri in quasi tutte le regioni, soprattutto al Nord e nel Lazio. La Lombardia, complice anche l’estensione demografica, detiene il primato con 41 amministratori comunali. I favoriti assoluti sono il sindaco di Carate Brianza, Marco Pipino, in sesta posizione in Lombardia1 e il consigliere di Milano Riccardo De Corato, terzo al Senato. Per la Camera, e sempre in Lombardia1, corrono anche due assessori di Bareggio (Comune commissariato), Roberto Lonati e Alessandro Petillo, in posizione 9 e 10. Seguono Luca Procacccini, consigliere di Basiglio, Marco Mastrandrea, consigliere di Seveso, Maira Cacucci, Matteo Figini e Ariela Vismara, assessori a Rescaldina, Varedo e Bovisio Masciago. Passando alla circoscrizione Lombardia 2, il primo amministratore è in sesta posizione: Diego Invernici, consigliere a Pisogne. Dopo di lui i sindaci di Veleso e Torre de’ Busi, Daniele Galimberti ed Eleonora Ninkovic. A seguire Angiola Giudici, Monica Mussetti, Giacomo Zamperini e Marco Rambaldini, consiglieri rispettivamente a Ospitaletto, Sabbio Chiese, Lecco e Roncadelle. Sempre in Lombardia2 c’è spazio anche per il vicesindaco di Crandola Valsassina, Gianpiero Conti, per il sindaco di Odolo Fausto Cassetti, e per Fausto Belluati e Adriano Filippa, consiglieri di Verolavecchia e Prevalle. In Lombardia 3, la favorita tra gli amministratori è la consigliera di Corte Palasio Nancy Capezzera, in quarta posizione. Sesto il sindaco di Valle Lomellina, Pier Roberto Carabelli. Dalla nona posizione in poi, invece, Emanuele Arensi, consigliere a Cornegliano Laudense, Ettore Gerosa, consigliere a Mortara, Roberto Gozzi, vicesindaco di San Benedetto Po, Raffaella Roncaia, consigliere a Castelbelforte. Foltissima anche la pattuglia di aspiranti senatori: oltre al già citato De Corato, corrono in buone posizioni gli assessori di Brescia, Pavia e Borgoforte: Mario Labolani (9), Marco Galandra (11), Gianfranco Allegretti (12). Con loro Giampietro Maffoni, consigliere a Orzinuovi, Giuliano Verdi, sindaco a Cavernago, Graziella Venturi, consigliere a Travagliato, Giancarlo Ripamonti, consigliere a Lacchiarella, Monica Luraschi, sindaco di Grandate. E ancora: Sergio Voglini, consigliere a Rezzato, Nicola Buonsante, sindaco di Borgo San Giovanni, Vito Carlo Rella, consigliere a Calolzio Corte, Angelo Salgaro, assessore a Paderno dugnano, Giuliano Cerrano, sindaco di Carlazzo, Salvatore Stellato, consigliere di Trezzano sul Naviglio, Rinaldo Mario Redaelli, vicesindaco di Lurago d’Erba.