E’un testa a testa alla Camera tra il centrodestra e il centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle che però si consolida come primo partito dell’emiciclo. I partiti che sostengono Pierluigi Bersani quando siamo a 59.732 sezioni pervenute su 61.446 totali, giungono al 29,60% (pari a 9.738.444 voti) contro il 29,11% di quelli che sostengono l’ex-premier Silvio Berlusconi che riesce a raccogliere 9 milioni e 577 mila 814 voti. Una differenza percentuale che si assottiglia sempre più a meno dello 0,5%. Uno scenario che apre davvero a un clamoroso ribaltone che – come accennato tra le righe dalle dichiarazioni del segretario del Pdl Angelino Alfano – potrebbe davvero aprire a scenari imprevedibili. Beppe Grillo, forte dei suoi 8.396.269 voti consolida il suo primato, ma raccoglie “solo” il 25,52% (non essendo in coalizione con alcun altro partito) e questo lo “condanna” solo a un primato relativo. Praticamente residuali gli altri schieramenti, eccezion fatta per Scelta Civica di Mario Monti (in coalizione con Udc e Fli) che raccoglie 3.480.866 voti, pari al 10,58%.