Lo scrutinio del Senato, giunto all’89.3% della copertura, consente ora di fare una proiezione verosimilmente molto attendibile dei seggi ottenuti dalle coalizioni. Pdl/Lega ottengono 113 seggi, Pd/Sel 105 seggi, Monti 20 seggi, Movimento 5 Stelle Beppe Grillo 63 seggi. I dati sono elaborati dall’Istituto Piepoli per Rai.
Queste le percentuali delle singole forze: il centrosinistra guadagna il 31%, al centrodestra il 30.4%, segue Movimento 5 Stelle con il 24.4%, Scelta Civica, Monti con il 9.5%, Rivoluzione civile 1.9%, Altri 2.8%. A livello di partiti, lo scrutinio del Senato assegna al Pd il ruolo di primo partito, con il 26.6%, mentre al Pdl andrebbe il 22.4%. Le due principali seconde forze – Lega nel centrodestra, Sel nel centrosinistra – ottengono rispettivamente il 3.8% e il 3.2%.
Al Senato il Pdl in coalizione avrebbe quidi 113 seggi, con uno scarto di più di 10 seggi rispetto al Pd, al netto di una possibile coalizione di quest’ultimo con la formazione di Mario Monti. Secondo Gianfranco Pasquino, politologo intervenuto su Rai News 24, il capo dello Stato, nella difficile condizione di dare l’incarico per la formazione del nuovo governo, non può non dare il mandato a Bersani, in quando detentore di una maggioranza solida alla Camera.