Mentre prosegue con una certa lentezza lo spoglio delle schede elettorali su cui i cittadini di Lombardia, Lazio e Molise hanno espresso la propria preferenza per eleggere il nuovo Presidente e Consiglio regionale, nella giornata di oggi hanno parlato nuovamente quasi tutti i maggiori leader politici. Beppe Grillo, dopo lo straordinario successo del Movimento 5 Stelle, ha finalmente rilasciato una lunga intervista alla folla di giornalisti che da ore si era appostata davanti alla sua abitazione di Genova. L’ex comico genovese è apparso evidentemente soddisfatto e, non escludendo totalmente un’eventuale collaborazione futura in Parlamento, ha fatto sapere che sarà proprio lui a recarsi al Quirinale per le consultazioni con Napolitano e che vedrebbe bene Dario Fo come prossimo presidente della Repubblica. Il premio Nobel ha ringraziato, ma anche declinato gentilmente l’offerta: “Sono troppo vecchio”, ha detto. Poco dopo è toccato al leader democratico Pier Luigi Bersani, apparso alla sede del Pd chiaramente deluso dall’esito delle urne: “Non siamo noi il problema – ha detto – noi siamo un punto di tenuta del governo e se non avessimo fatto quello che abbiamo fatto ci troveremmo in una situazione ancora più complicata. Per questo la prima parola tocca a noi, che senza vincere siamo comunque arrivati primi. Tocca a noi, in un Parlamento largamente cambiato non solo nelle componenti politiche ma anche nei suoi protagonisti”.
Trascorrono pochi minuti ed è la volta di Angelino Alfano: il segretario del Pdl ha fatto sapere che “per quanto riguarda il nostro impegno nella prossima legislatura”, qualunque sarà la funzione del partito all’interno del nuovo Parlamento, verranno portati avanti tutti i temi annunciati durante la campagna elettorale, quindi abolizione dell’Imu, il rimborso della tassa per il 2012 e “una politica di incentivi alle assunzioni fondata su zero tasse per 5 anni agli imprenditori. Sono questi gli impegni su cui daremo battaglia parlamentare”, ha spiegato Alfano. Osservando invece l’attuale situazione relativa alle elezioni regionali, nonostante lo scrutinio si stia svolgendo con notevole lentezza, le proiezioni vedono al momento trionfare Roberto Maroni (Lega Nord) in Lombardia su Umberto Ambrosoli (centrosinistra), e Nicola Zingaretti (Pd) su Francesco Storace (La Destra) nel Lazio. In Molise, invece, si prospetta la vittoria di Paolo Di Laura Frattura (il Molise di Tutti) su Michele Angelo Iorio (Il Molise), candidato per la quinta volta consecutiva alla Regione.
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