Dal Ministero dell’Interno giungono i dati definitivi relativi alle elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati. Sono state infatti scrutinate le 61.446 sezioni totali e il centrosinistra ottiene la maggioranza assoluta grazie a 10.031.168 voti totali e il 29,54% delle preferenze. Segue la coalizione di centrodestra a quota 29,18%, mentre il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo si attesta al 25,55%. Proprio a causa di uno scarto così ridotto, Angelino Alfano ha recentemente chiesto al Viminale di dichiarare il “too close to call”, cioè che i dati non vengano ufficializzati. “I dati diffusi dal Viminale, come ha ricordato il ministro Cancellieri nei giorni scorsi – ha detto il segretario Pdl – sono solo dati ufficiosi che vengono raccolti con metodi empirici soggetti inevitabilmente ad un margine di errore. Anche se tale margine è molto contenuto, esso è però certamente superiore allo scarto dei voti, davvero minimo, che si registra allo stato tra le prime due coalizioni della Camera”. Tornando ai dati definitivi, risultano più staccati tutti gli altri schieramenti, a cominciare dalla Scelta Civica di Mario Monti che non va oltre quota 10,56%, seguito da Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia che si ferma al 2,24%. Male anche Fare per Fermare il Declino di Oscar Giannino, a quota 1,12%.
Anche il segretario del Partito Democratico e candidato premier della coalizione di centrosinistra Pier Luigi Bersani ha da poco commentato i risultati di queste elezioni per il rinnovo del Parlamento. Nonostante i risultati non proprio entusiasmanti, il leader del Pd guarda il bicchiere mezzo pieno: “Il centrosinistra ha vinto alla Camera e per numero di voti anche al Senato. E’ evidente a tutti che si apre una situazione delicatissima per il Paese. Gestiremo le responsabilità che queste elezioni ci hanno dato nell’interesse dell’Italia”. Pochi minuti prima aveva parlato invece Nichi Vendola, leader di Sel: “se questi dati venissero – ha detto il governatore pugliese – la maggioranza dei voti è al centrosinistra sia alla Camera che al Senato. Quindi tocca al centrosinistra l’onere di una proposta per rispondere alla domanda di cambiamento che avanza il Paese. Il centrosinistra dovrà essere immediatamente capace di curare le ferite della nostra democrazia”. Vendola ha poi voluto sottolineare che, a suo giudizio, “il governissimo sarebbe la più velenosa delle sciagure”.
E’un testa a testa alla Camera tra il centrodestra e il centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle che però si consolida come primo partito dell’emiciclo. I partiti che sostengono Pierluigi Bersani quando siamo a 59.732 sezioni pervenute su 61.446 totali, giungono al 29,60% (pari a 9.738.444 voti) contro il 29,11% di quelli che sostengono l’ex-premier Silvio Berlusconi che riesce a raccogliere 9 milioni e 577 mila 814 voti. Una differenza percentuale che si assottiglia sempre più a meno dello 0,5%. Uno scenario che apre davvero a un clamoroso ribaltone che – come accennato tra le righe dalle dichiarazioni del segretario del Pdl Angelino Alfano – potrebbe davvero aprire a scenari imprevedibili. Beppe Grillo, forte dei suoi 8.396.269 voti consolida il suo primato, ma raccoglie “solo” il 25,52% (non essendo in coalizione con alcun altro partito) e questo lo “condanna” solo a un primato relativo. Praticamente residuali gli altri schieramenti, eccezion fatta per Scelta Civica di Mario Monti (in coalizione con Udc e Fli) che raccoglie 3.480.866 voti, pari al 10,58%.
Lo spoglio dei voti procede con una certa velocità e ormai Ipr Marketing ha consegnato la sua ultima proiezione per la Camera dei deputati basata sul 98% del Campione. Il Centrosinistra è dato al 30% (Pd 25,6%, Sel 3,3%, Centro Democratico 0,7%, Svp 0,4%). Il Centrodestra si attesta al 29% (Pdl 21,5%, Lega Nord 4,3%, Fratelli d’Italia 1,9%, La Destra 0,7%, Altri 0,6%). La coalizione Agenda Monti per l’Italia raccoglie il 10,7% (Agenda Monti 8,4%, Udc 1,8% e Fli 0,5%). Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo risulta il secondo partito in assoluto con il 25,5% dei voti, vicinissimo al Pd. Restano sotto la soglie del 4% Rivoluzione Civile (2,2%), Fare per fermare il declino (1,2%) e Lista Amnistia, Giustizia e Libertà (0,2%), oltre agli altri partiti.
I risultati delle elezioni 2013 continuano a diventare sempre più chiari e ora arrivano anche le proiezioni sulla ripartizione dei seggi alla Camera dei deputati. Ipr Marketing per Tgcom24 ha fatto i primi conti con una copertura del 98% del campione. Il Centrosinistra avrebbe 340 seggi (295 al Partito democratico, 28 a Sel e 7 a Centro Democratico). Il Centrodestra avrebbe 119 seggi (92 al Pdl, 19 alla Lega Nord, 8 a Fratelli d’Italia). Al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo spetterebbero ben 112 seggi, mentre alla Lista Civica di Mario Monti 46 (di cui 38 alla lista di Monti e 8 all’Udc).
Alla Camera dei Deputati le sezioni pervenute sono oramai 56.908 su 60.431. Si conferma un testa a testa tra le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra che sono separate da trecentomila voti circa. La coalizione di centrosinistra ha ottenuto al momento 9.091.926 voti che gli fa raggiungere il 31,77%. La coalizione di centrodestra, capitanata da Silvio Berlusconi ha ottenuto invece il 30,60% con 8.757.393 voti. Il Movimento 5 Stelle, ha raccolto da solo il 23,75% dei voti, apri a 6.797.441 preferenze. Se pensiamo che al momento il Pd ha raggiunto quota 7.884.890 voti si capisce come il movimento di Beppe Grillo ha la possibilità di vincere e ottenere il premio di maggioranza. Anche Enrico Letta si sta pronunciando in modo prudente proprio in questi minuti, in modo cauto. “Chi otterrà la maggioranza alla camera avrà la responsabilità di fare le prime proposte per governare il Paese”. Napolitano lo sa. Per Grillo sarebbe un piacere.
Il Movimento cinque stelle sarebbe il primo partito alla Camera. Lo si deduce dalle proiezioni diffuse dall’istituto Piepoli sul 92,8& del campione. Il movimento di Beppe Grillo sarebbe a quota 26%, seguito dal Pd al 25, il Pdl al 21. Quindi la lista Monti a quota 8,5%, la Lega al 4% e Sel al 3,5%. Sono dati straordinari questi che mettono questo movimento al primo posto in Italia, il partito di maggioranza relativa.
Continuano a pervenire le proiezioni sui risultati delle elezioni 2013 relativi alla Camera dei deputati. Ipr Marketing per Tgcom è arrivato a coprire il 57% del campione e il distacco tra Centrosinistra e Centrodestra si è lievemente ampliato, con il primo al 29,6% e il secondo al 28,2%. Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo avrebbe il 26% dei voti, mentre la Lista Civica di Mario Monti si fermerebbe al 10,8%.
Pier Luigi Bersani non vince neanche nel suo paese natale. A Bettola, in provincia di Piacenza, luogo di nascita del segretario del Partito Democratico e candidato premier della coalizione di centrosinistra, si afferma infatti la coalizione di centrodestra, sia alla Camera che al Senato. Nel primo caso il centrodestra ottiene il 41,4% delle preferenze, contro il 31,6% del centrosinistra, mentre lo scrutinio definitivo dei voti per Palazzo Madama vede l’alleanza Pdl-Lega-Fdi-Destra-Mir ottenere il 41% dei voti contro il 32,66 di Pd-Sel-Centro Democratico. Secondo la seconda proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai, alla Camera il centrosinistra è al momento al 29,2%, seguito dal centrodestra al 28,7%. A seguire ecco invece il Movimento 5 Stelle al 26,1%, la Lista Monti al 10,8%, Rivoluzione civile al 2,4% e le altre liste al 2,8%.
Il Ministero dell’Interno ha reso noti i dati definitivi relativi all’affluenza alle urne per la Camera. Fino alle ore 15 di oggi, lunedì 25 febbraio 2013, ora in cui le operazioni di voto sono terminate, si è recato alle urne il 75,16% degli aventi diritto, con un notevole calo rispetto al 2008 quando a votare andò l’80,50%. Andando a osservare i dati relativi alle singole regioni, vediamo che in Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto la percentuale degli elettori alle urne supera l’80%, con l’Emilia Romagna che fa registrare l’affluenza più alta all’86,17%.
Lo spoglio dei voti per la Camera dei deputati è in pieno svolgimento e le prime proiezioni di Ipr Marketing per Tgcom24 riportano dei dati davvero sorprendenti: il Centrosinistra sarebbe infatti avanti solamente di un punto percentuale sul Centrodestra: 29,5% contro 28,5%, su una proiezione con 15% del campione. Ovviamente si tratta ancora di primissimi dati, ma che ancora una volta smentiscono i primi exit poll. Il distacco tra le due compagini, in base allo scrutinio effettivo (oltre 16mila sezioni su più di 61mila), è invece intorno ai 6 punti percentuali. Dunque queste elezioni politiche stanno evidenziando una rimonta della coalizione guidata da Sivlio Berlusconi simile a quella del 2006. Chissà quale sarà l’esito questa volta.
Iniziano ad arrivare dati più precisi dalle Regioni sui risultati delle elezioni alla Camera. Come sempre la Lombardia è una delle “regioni chiave”, divisa in tre circoscrizione. Nella circoscrizione Lombardia 1, che comprende Milano e Monza-Brianza, sono state scrutinate 234 sezioni di 3618. La coalizione di centrosinistra è avanti con il 32,58%, il PD ha ricevuto 37.993 voti )28,91%), Sel 4598 voti (3,49%) e Centro Democratico 245 voti (0,18%). Il centrodestra ha raggiunto il 30,95%: il Pd ha ottenuto 27.442 voti (20,88%), la Lega Nord 10625 voti (8,08%), FdI 199 voti (1,51%), La Destra 382 voti (0,29%), Mir 179 voti (0,13%) e Intesa Popolare 79 voti (0.06%).Il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo guadagna 24.891 voti e ottiene il 18,94%. La coalizione di Mario Monti raggiunge il 12,54%: Scelta Civica ottime 15.019 voti (11.43%), Udc 1120 voti(0,85%) e Fli 343 voti (0.26%). Infine Fare per Fermare il Declino di Oscar Giannino ha ottenuto 2665 voti (2,02%) e Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia ha ricevuto 2387 voti (1,81%).
Continua lo spoglio dal Viminale, al momento sono state scrutinate 11248 su 61446 sezioni. La coalizione di centrosinistra guidata da Bersani si conferma sul 33,46%: il Pd con il 28,67%, Sel 3,24% e Cd 0,35%. La coalizione del centrodestra di Berlusconi guadagna qualcosa e arriva al 25,13%: il Pdl si attesta su 18,83%, la Lega Nord 33,40%, FdI 1,77% e La Destra 0,55%. Perde qualcosa Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo con il 25,73%. La lista di Mario Monti è stabile intorno al 10,2%: Udc con l’1,39%, Fli 0,40% e Scelta Civica 8,41%. Rivoluzione Civile di Ingroia è stabile con il 2,32%, mentre Fare per Fermare il Declino di Oscar Giannino è fermo all’1,19%. Si attendono i risultati definitivi dalle regioni, anche se in Lombardia sembra già che la colazione del sinistra abbia ottenuto il maggior numero di dati.
Continua lo spoglio delle schede elettorali per la Camera, alle 18.13 risultano scrutinate 7597 sezioni su 61446. La coalizione di Bersani continua ad essere in testa con il 33,8%, seguito dal Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo che ha raggiunto il 26%, in calo la coalizione di Silvio Berlusconi che si stabilizza intorno al 24,4%. La lista di Monti continua a oscillare intorno al 10%, mentre Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia si attesta sul 2,3% e Fare per Fermare il declino è stabile intorno all’1,1%. Il partito che ha ricevuto il maggior numero di voti è il Pd con il 29%, a seguire Movimento Cinque Stelle con il 26% netto e il Pdl con 18,6.
Il Viminale ha confermato i dati definitivi relativi all’affluenza alle urne per la Camera durante le Elezioni 2013. Alle ore 15.00, di oggi lunedì 25 febbraio 2013, a chiusura dei seggi si sono recati alle urne il 74,93% degli aventi diritto al voto per la sezione della Camera con un calo del 5,73% rispetto ai dati del 2008. I dati ufficiali confermano una maggiore affluenza di elettori nele regioni del Nord Italia, rispetto rispetto al Sud. In Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto superano l’80%, l’Emilia Romagna risulta la regione con l’affluenza più alta, 81,95%. Di poco sotto il Molise con 78,08%, l’Abruzzo 75,89%, Lazio 78,28%, Marche 79,86%, Umbria 79,50%, Toscana 79,04% e Valle D’Aosta 77,10%. Le altre regioni si stabilizzano sotto il 70%: Campania con il 64,67%, Puglia 69,87%, Basilicata 69,52%, Calabria 63,10%, Sicilia 62,76% e Sardegna 68,18%.
A più di due ore dalla chiusura dei seggi, arrivano i primi risultati dello spoglio dal Viminale. Ecco i primi risultati riportati da TGCOM 24 di 963 sezioni su 61446. La coalizione di centrosinistra Pd-Sel-Cd, guidata da Pier Luigi Bersani, si stabilizza sul 33,73%: il Pd con 29,82%, Sel 3,52% e Cd con 0,32%. La coalizione di centro destra Pdl-Lega Nord-FdI-La destra, guidata da Silvio Berlusconi, raggiunge il 24,36%: Pdl 18,44%, Lega Nord 3,06%, FdI 1,85% e La Destra 0,52%. La lista di Mario Monti (Udc-Fli-Scelta Civica) raggiunge il 10,82%: Udc con 1,31%, Fli con 0,42% e Scelta Civica con 9,09%. Il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo risulta il vero vincitore delle elezioni raggiungendo il 26,24%. Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia raggiunge il 2,32% e Fare per Fermare il Declino di Oscar Giannino conquista solo l’1,18%.
– Terminate le operazioni di voto, continuano a venir fuori proiezioni relative alle elezioni per il rinnovo del Parlamento. L’ultima rilevazione Tecnè per Sky, effettuata sulla base degli exit polls, riguarda la ripartizione dei seggi elettorali alla Camera dei Deputati: in questo momento al Partito Democratico, a quota 29,5%, spetterebbero 295 seggi, mentre agli altri partiti facenti parte della stessa coalizione, vale a dire Sel (4,0%) e Centro Democratico (0,5%), ne andrebbero rispettivamente 40 e 5. Al Popolo della Libertà, dato dalla rilevazione Tecnè al 21,5%, spetterebbero 108 seggi, mentre 25 andrebbero alla Lega Nord (5,0%) e 13 agli altri partiti di centrodestra (2,5%). Il Movimento 5 Stelle di Beppe grillo si attesterebbe al momento al 19,0%, guadagnando così 96 seggi alla camera, mentre alla Scelta Civica di Monti (7,0%) ne andrebbero 35. Nessun seggio, invece, per Udc (2,0%), Fli (0,5%), Rivoluzione Civile (3,5%) e Fare per fermare il declino (1,5%).
I nuovi dati relativi agli instant poll, a cura dell’istituto sondaggi Piepoli per la Rai. I dati si riferiscono ai singoli partiti (con margine di errore del 3%) e, per quanto riguarda la Camera, al momento il Partito Democratico si attesterebbe a quota 31,3%. Segue il Pdl al 22, mentre il terzo partito è il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo a quota 20%. Secondo le stesse rilevazioni, la lista Monti si fermerebbe a quota 7%, seguita dalla Lega al 4,5% e da Rivoluzione Civile di Ingroia al 3,5%. Sel è a quota 3%, quindi Udc all’1,5% e Fare per Fermare il Declino all’1%. Inoltre, secondo quanto rilevato dal Ministero dell’Interno, l’affluenza alle urne per le elezioni della Camera è del 75,41%, dato in flessione rispetto all’81,03% registrato alle precedenti consultazioni del 2008. Il dato è comunque ancora provvisorio (5.057 comuni su 8.092). A pochi minuti dai primi exit poll, invece, Beppe Grillo torna a farsi sentire su Twitter, pubblicando una vignetta che lo ritrae -barba e capelli folti e un cartello in mano, simbolo del Movimento- con lo slogan “L’onestà andrà di moda”. In base ai primi exit poll, se il dato fosse confermato, il Movimento 5 stelle si confermerebbe tra le prime tre forze politiche del Paese, al momento collocato intorno al 20%.
Affluenza in calo. Secondo quanto rilevato dal Ministero dell’Interno, l’affluenza alle urne per le elezioni della Camera è del 74,35%, dato in flessione rispetto al 77,24% registrato alle precedenti consultazioni del 2008 (-2,89%). Il dato è comunque ancora provvisorio (2.112 comuni su 8.092).
Anche lo staff dell’istituto di rilevazione Nicola Piepoli, in base a quanto sta emergendo in questi minuti dagli Instant Poll, sta analizzando l’andamento dei singoli partiti. Il Pd risulta essere anche in questo caso decisamente in testa alla Camera, seguito dal Pdl e dal Movimento 5 Stelle. Il Partito Democratico si attesterebbe al momento tra il 31 e il 33%, il Pdl tra il 21 e il 23%, M5S tra il 19 e il 21%, Scelta Civica di Monti tra il 6 e l’8%, la Lega Nord tra il 4 e il 5%, Sel tra il 2 e il 4%, Rivoluzione Civile tra il 2 e il 3%.
Primi risultati parziali alla Camera. Il Partito Democratico è primo, Popolo della Libertà secondo, Movimento Cinque Stelle al 19%. Secondo i primi instant pool di Sky TG24 – Tecnè il partito di Pierluigi Bersani è al 29,5%, il Pdl di Silvio Berlusconi al 21,5%, il Movimento di Beppe Grillo al 19%. Scelta Civica di Monti è indietro, si ferma al 7%, Unione di Centro di Pierferdinando Casini al 2%, Futuro e Libertà allo 0,5 per cento. Rivoluzione civile di Antonio Ingroia si attesta al 3,5%, Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola al 4%, Fare per fermare il declino all’1,5 per cento. In questo momento se i risultati fossero confermati in Parlamento, nella Camera dei Deputati siederebbero 91 parlamentari del Movimento 5 Stelle. Analizzando i primi risultati emerge la parziale vittoria della coalizione di centrosinistra che al momento otterrebbe il 34,5% dei consensi, il 29% la coalizione guidata da Pdl e Lega. Il Movimento 5 Stelle, che corre in solitaria, si attesterebbe al 19% e la coalizione guidata da Monti al 9,5%. 3,5% per Rivoluzione Civile.
Terminate ufficialmente le operazioni di voto, cominciano a uscire i primi Instant Poll relativi alla Camera dei Deputati: le prime rilevazioni, effettuate da Tecnè per Sky, darebbero la coalizione di centrosinistra al 34,5%. Al secondo posto la coalizione di centrodestra al 29%, seguita dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo al 19% e Scelta Civica di Monti per l’Italia al 9,5%. Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia al 3,5%.
Chiusi i seggi alle ore 15:00, comincerà lo spoglio delle schede elettorali che dovranno determinare, tra le altre cose, la composizione della Camera dei Deputati. Chi saranno i 630 onorevoli della XVII legislatura che sta per prendere vita? 12 saranno determinati dal voto degli italiani all’estero, mentre gli altri 618 dalle elezioni appena concluse sul territorio nazionale. Vi forniremo in temporeale, appena disponibili, i dati relativi agli exit poll, alle proiezioni e ai primi dati ufficiali sul voto alla Camera. Va detto che lo spoglio non partirà subito, dato che sarà data precedenza alle schede gialle relative all’altra Camera. Tuttavia il risultato non sembra essere in bilico. Questo perché esiste un premio di maggioranza attraverso il quale viene garantito un minimo di 340 seggi alla coalizione che ottiene la maggioranza relativa dei voti. C’è però una soglia da superare per ottenere seggi alla Camera. Ogni partito o lista deve ottenere almeno il 4% dei voti, mentre le coalizioni devono ottenere almeno il 10%. Le liste collegate a una coalizione che abbia superato la soglia prescritta, partecipano alla ripartizione dei seggi se superano il 2% dei voti; partecipa inoltre alla ripartizione il primo partito al di sotto di questa soglia all’interno della stessa coalizione. Questo penalizza i partiti minori come Rivoluzione Civile e Fare per fermare il declino, mentre il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo dovrebbe agevolmente superare l’ostacolo. Secondo i pronostici, la coalizione di centrosinistra dovrebbe agevolmente vedersi assegnato il premio di maggioranza e avere il controllo sulla Camera. C’è però grande interesse per vedere quanti voti raccoglierà il movimento di Beppe Grillo: potrebbe infatti riuscire a ottenere più seggi del Popolo della libertà e questo sarebbe certamente un risultato assolutamente impensabile fino a pochi mesi fa. Dato che per la Camera votano gli aventi diritto maggiorenni, anche se minori di 25 anni (diversamente dal Senato), si potrebbe avere anche un’idea su dove è confluito il voto dei più giovani, che magari si sono recati per la prima volta nella loro vita alle urne.