Governo Bersani con appoggio grillino? Mica tanto facile, a giudicare da quanto pubblicato oggi sul blog di Beppe Grillo. Con le sue parole di ieri, nella tesa conferenza stampa in cui il leader del centrosinsitra aveva commentato l’esito delel votazioni, Bersani aveva lasciato trapelare una possibile apertura al M5S, anzi sembrava pronto a chidere l’appoggio. Il titolo del blog di Grillo e l’immaginetta usati già lasciano poche speranze: 47, Bersani morto che parla. Poi l’attacco del testo: Bersani è uno stalker politico che da giorni sta importunando il Movimento cinque stelle. Lo fa, aggiunge, con proposte indecenti. Insomma, il leader del M5S sembrerebbe non avere intenzione di fare alcuna alleanza come invece si augurano dall’altra parte, quella del centrosinistra, vincitoridelle elezioni senza una maggioranza. Per Grillo, Bersani è riuscito anche a superare quella che lui definisce “buonanima di Waterloo Veltroni”. E poi via con un elenco delle accuse mosse dal leader del Pd ai grillino negli ultimi mesi, cose come “fascisti del web”, “nei 5 stelle poca democrazia”, “Grillo ci porta in Grecia”, “indecente, maschilista come Berlusconi”. L’elenco è lungo e in effetti Grillo non ha tutti i torti: per mesi accusato e anche insultato, adesso corteggiato. E Grillo passa lui all’attacco, cosa che peraltro aveva sempre fatto negli ultimi mesi: “questo smacchiatore fallito” scrive “ha il coraggio di chiedere il nostro sostegno”. Grillo è molto chiaro: il M5S non darà alcun sostegno al Pd, ma neanche ad altri. Voterà soltanto le leggi che riterrà riprendano il proprio programma chiunque le proponga. “Se Bersani vorrà proporre l’abolizione dei contributi pubblici ai partiti sin dalle ultime elezioni lo voteremo di slancio (il M5S ha rinunciato ai 100 milioni di euro che gli spettano), se metterà in calendario il reddito di cittadinanza lo voteremo con passione”. Insomma, alleanze impossibili: che succederà nella prossima legislatura? Vita corta, elezioni fra poco? E’ un grande rebus che nessuno sembra saper sciogliere. Il Pdl da parte sua è ben consapevole che ogni prima mossa tocca al Pd e se ne sta a guardare. 



Intanto Grillo proprio stamane è volato a Roma. Non si conoscono i suoi impegni ma appare chiaro che i grillini grandi vincitori di queste elezioni si stiano organizzando in vista del ruolo che dovranno svolgere nel nuovo Parlamento. 

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