Ma chi l’ha detto che il grillismo ha fatto piazza pulita di “tutto ciò che c’era prima e che non ci sarà più”? Il professor Giovanni Bazoli, ad esempio, è riuscito a inviare in Parlamento tutte e tre i suoi candidati: il nipote Alfredo, eletto alla Camera per il Pd; il genero Gregorio Gitti, eletto alla Camera per Scelta Civica (Monti); e il “giornalista di riferimento” (al di là di tutte le rituali prese di distanze) Massimo Mucchetti. L’ex vicedirettore de Il Corriere della Sera ha staccato il biglietto per il Senato nel “listino” personale di Pierluigi Bersani fra i candidati Pd in Lombardia. Non poco per il “banchiere in prestito”, che per trent’anni ha regolarmente ripetuto la frustrazione per non poter seguire le orme del nonno e del padre: il primo co-fondatore del Ppi con don Sturzo e Alcide De Gasperi; il secondo costituente democristiano.



Buon tempo che fu? Back-to-the-future solo nostalgico per lo storico studio legale Bazoli-Martinazzoli-Montini? Non proprio se a già Brescia si sussurra di una candidatura “civica” del neo-deputato Alfredo Bazoli per le elezioni comunali di maggio. Sulle orme dello storico sindaco-parlamentare Paolo Corsini.

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