La rete è per definizione aperta e ingovernabile, e i problemi con cui si sono scontrati milioni di utenti, tra violazioni di privacy, fake identity e quant’altro sono sotto gli occhi di tutti. E così anche Beppe Grillo e gli attivisti del Movimento 5 Stelle, travolti da un insolito destino nel mare della consultazione elettorale, ora si trovano a doverli affrontare. La petizione che chiedeva a Beppe Grillo di siglare un accordo con il Partito Democratico, per esempio. Appare su Change.org, social site di petizione come tanti, ma più alla moda di altri, con un linguaggio e un manifesto politico degno di una candidata, anzi, di una eletta, più che di una elettrice.
Testa e cuore, uno speech degno di Matteo Renzi, ma c’è il “bug”. Viola Tesi di Firenze, l’autrice dell’appello-petizione non fa parte del Movimento 5 Stelle, anzi potrebbe pure non averlo votato. Nessuna folgorazione, i grillini – che almeno Google lo sanno usare come i comuni mortali la macchinetta del caffè – la pescano subito. Su Linked-in. Chi di social ferisce di social perisce? E in effetti che cosa ci fa una che fa la “communication and social media presso Piratenpartei Deutschland (Partito Pirata Italiano)” su change.org a scriver petizioni per far “rinsavire” Grillo? E perchè queste vengono riprese da Repubblica (si chiedono i grillini)? Che sia la stessa persona non c’e’ dubbio a parte il nome un po’ particolare, c’e’ pure la stessa foto. Beh, a questo punto i più fini scettici internettiani penserebbero a un doppio-doppiogioco perchè l’errore è davvero da principiante. E in effetti arriva chi la smaschera. E’il capogruppo del consiglio comunale di Torino. Gruppo Torino 5 Stelle. E un bel corso di studi di ingegneria elettronica. Che pensava di scappare? Beccata.
La paranoia serpeggia sulla rete, anche se le domande di fondo rimangono inevase, perchè coniugare ideologia e realtà è sempre esercizio complicato. Pardon, anzi, impossibile. La palla ora passa a Beppe Grillo, perchè la prossima mossa non è più questione legata solo alla sua filosofia, o al suo Movimento.
Caro @beppe_grillo dai la fiducia al Governo per cambiare l’Italia. #GrilloDammiFiducia
Lanciata da
Viola Tesi
Firenze, Italy



Viola (di Firenze) Tesi: #Rifletti, perché la parola Fiducia ha un significato preciso #M5S
Lanciata da
Andrea Lazzari
Milan, Italy

Cara Viola di Firenze,
ti ringrazio per la tua petizione che il giornale di De Benedetti ha prontamente provveduto a rilanciare nel titolo di apertura in prima pagina, come fa regolarmente con tutte le petizioni di tutti i ventiquattrenni d’Italia. […] Quindi ti ringrazio per la tua proposta e ti rassicuro che noi la porteremo avanti senz’altro, ma che non siamo così ingenui da pensare che improvvisamente gli stessi che hanno rovinato l’Italia muoiano dalla voglia di cambiarla. E per favore, dì a Pierlu Smacchiagiaguari che la smetta di dire “venite a dirmelo in Parlamento” e di rivolgersi direttamente ai nostri neoparlamentari cercando di convincerli a votare la fiducia (magari in cambio di un ministero), che magari il pirla che ci casca lo trova pure, ma in generale come tentativo di spaccarci è piuttosto patetico.
Con stima
Vittorio Vb Bertola
https://www.facebook.com/bertola



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