La “proposta shock” di Silvio Berlusconi è solamente “un voto di scambio, ma anche un tentativo simpatico di corruzione”. Così Mario Monti ha commentato questa mattina, ai microfoni di Rtl 102,5, la promessa fatta ieri dal Cavaliere di voler restituire ai cittadini i soldi versati per il pagamento dell’Imu sulla prima casa. “Meraviglioso – afferma il presidente del Consiglio uscente – non è la prima volta che qualcuno cerca di comprare il voto degli italiani. 50 anni fa Achille Lauro prometteva qualche chilo di pasta o una scarpa di un paio di scarpe”. Al contrario, però, quello di Berlusconi è solo un tentativo di “comprare il voto degli italiani con i soldi che gli italiani hanno dovuto versare per tappare i buchi di bilancio di chi aveva lasciato il buco governando otto anni degli ultimi dieci anni, cioè lui”. “Quando sento un simpatico, molto simpatico, signore che dice che lui aveva lasciato i conti in ordine e io ho fatto un disastro, un po’, perché mi sembra uno schiaffo ai sacrifici degli italiani – continua a dire Monti – mi rattristo, e a volte mi innervosisco”. Eppure, afferma, “non mi sento toccato” dalle sue parole, anche perché “io sono ancora più imbecille perchè ho dato attuazione ad aumenti di tasse in gran parte già decisi da Berlusconi”. Il leader di Scelta Civica allarga poi la sua critica a tutte le forze politiche: “Se vogliamo ancora sostenere con il voto dei partiti che sono su piazza da molto tempo, che per vent’anni hanno fatto sì che l’Italia crescesse meno degli altri e che hanno combinato un bel disastro per cui hanno dovuto chiamare un professore al governo, allora le cose non si metteranno tanto bene”. Monti punta il dito anche contro Tremonti, il quale “fa parte di un girone dantesco di scienza particolarmente poco riconosciuta nel mondo accademico ma molto creduta da chi partecipa ai dibattiti politici”, e per questo “non intendo prenderlo troppo sul serio”. Infatti, “siccome il saldo del bilancio pubblico, pareggio per il 2013, è definito in termini strutturali un andamento del prodotto interno lordo meno buono o più cattivo di quello previsto non ha effetto su quel saldo e non richiede manovre”. Sulla stessa linea di Monti è anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, secondo cui la “proposta shock” di Berlusconi è solamente “una promessa demagogica che non ha fattibilità, poggiata su una copertura di bilancio fantasiosa e che però ha la caratteristica di strizzare l’occhio agli evasori, come piace sempre a Berlusconi”.
Intervenuto ai microfoni del Tg3, il leader democratico ricorda “che quei quattro miliardi e mezzo che servirebbero per questa operazione sono esattamente la cifra che Berlusconi e la Lega ci hanno fatto pagare per regalarli agli evasori delle quote latte”. Secondo Bersani, quindi, quello che si può realmente fare “è togliere l’Imu fino a 4-500 euro caricando di più sui grandi patrimoni immobiliari, e se c’è da restituire qualcosa ricordiamo che le imprese aspettano dallo stato un sacco di soldi e noi abbiamo bisogno di dare un po’ di lavoro”.