Crescono tutti, tranne Monti. Se da una parte la coalizione di centrosinistra guidata da Pier Luigi Bersani fa registrare un aumento complessivo dello 0,8% tra le preferenze di voto degli italiani, quella di centrodestra con a capo Silvio Berlusconi registra una crescita leggermente inferiore, dello 0,3%. Tra le due coalizioni vi è al momento un divario pari al 5,5%. Questi i numeri che emergono da un recente sondaggio effettuato dall’istituto demoscopico Swg. A pagare i rialzi di entrambi i concorrenti è proprio la Scelta Civica capitanata da Mario Monti che, a differenza di Bersani e Berlusconi, deve fare i conti con un calo complessivo dello 0,9%. Andando a vedere nel dettaglio le intenzioni di voto rilevate dalla Swg, notiamo che la coalizione di centrosinistra si trova al momento al 33,6%, facendo dunque registrare un aumento dello 0,8% rispetto all’ultimo sondaggio del primo febbraio scorso. All’interno della coalizione, invece il Partito Democratico si attesta al 28,9% (+0,9% rispetto al 1 febbraio), Sel al 3,9% (-0,1%), Centro Democratico allo 0,4% (-0,1%) come anche Svp (+0,1%). La coalizione di centrodestra è al momento a quota 28,1%, cifra in aumento dello +0,3% rispetto alla precedente rilevazione: tra le forze presenti vediamo che il Pdl si trova a quota 18,9% (-0,4%), Lega Nord+3L Tremonti al 5,3% (+0,4%), Fratelli d’Italia all’1,7% (+0,3%), La Destra 1% (nessuna variazione) e via via gli altri partiti. La coalizione guidata dal presidente del Consiglio Mario Monti si attesta attualmente al 13,3%, facendo dunque registrare una flessione dello -0,9%. In particolare, Scelta Civica con Monti per l’Italia si trova all’8,8% (-0,6% rispetto all’ultimo sondaggio), Udc al 3,0% (-0,4) e Fli all’1,5% (+0,1). Tra i prtiti non coalizzati, troviamo ovviamente il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo mantenere sostanzialmente il dato registrato nella precedente rilevazione, a quota 18,0%, Rivoluzione Civile di Ingroia al 4,9% (-0,1%), Fare per Fermare il Declino di Oscar Giannino all’1,6% (+0,1). Ancora alta la percentuale relativa agli indecisi sommata a quella degli astenuti, pari al 32,0% e in aumento del 2,0% rispetto all’ultimo sondaggio.
Le stime di voto, si legge ancora, si riferiscono ai dati rilevati nei giorni 1-4 febbraio 2013, tramite integrazione di interviste telefoniche con metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interview) e interviste online con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview). L’indagine è stata invece realizzata su un campione di 2.000 soggetti rappresentativi della popolazione dei maggiorenni residenti in Italia, rispetto ai parametri di zona geografica, sesso, età, livello scolare e comportamento di voto alle ultime elezioni. I metodi utilizzati per l’individuazione delle unità finali sono di tipo casuale, come per i campioni probabilistici. Il margine d’errore statistico dei dati riportati è del 2,2% al livello di confidenza del 95%.