Poche ore dopo la “marcia” dei parlamentari del Pdl fin dentro il Palazzo di Giustizia, i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano hanno accolto la richiesta di legittimo impedimento assoluto presentata dalla difesa di Silvio Berlusconi nel processo Ruby. Il Cavaliere, secondo quanto riporta il certificato medico redatto al termine della visita fiscale, soffre di uno “scompenso pressorio” e quindi non può essere presente all’udienza. Il processo è stato dunque rinviato a mercoledì 13 marzo alle ore 14, mentre lo stesso Berlusconi verrà sottoposto ad ulteriori accertamenti nei prossimi giorni. “I certificati che abbiamo presentato stamattina – ha detto il legale dell’ex premier, Nicolò Ghedini – andavano nello stesso senso di quanto hanno stabilito i medici che hanno fatto la visita fiscale. Ora, in base a questi certificati, verranno effettuati ulteriori accertamenti, e quella di mercoledì dovrebbe essere soltanto un’udienza organizzativa, poi però, spero, il 18 dovrebbe parlare la Procura e il 25 le difese”. Nelle ultime ore, dopo la nuova condanna a Silvio Berlusconi e il tentativo dei pm di respingere le istanze di legittimo impedimento, i parlamentari del Pdl che sono entrati nel Palazzo di Giustizia di Milano per protesta: “Per una volta disobbediamo al presidente”, ha detto l’ex ministro Gelmini. “Abbiamo un interlocutore di cui ci fidiamo che è il presidente della Repubblica, anche presidente del Csm, e a lui affideremo la nostra preoccupazione per l’emergenza democratica”, ha aggiunto invece il segretario del Pdl Angelino Alfano, il quale ha parlato di tre fatti “scandalosi” che hanno scatenato la protesta degli esponenti Pdl: il mancato riconoscimento del legittimo impedimento per Ghedini e Longo (impegnati nella riunione dei gruppi parlamentari), la richiesta di giudizio immediato per Berlusconi e la nuova visita fiscale.