Ghedini, interpellato dai giornalisti, ha spiegato come Berlusconi si è provocato l’intenzione da cui è scaturita la brutta uveite che lo ha costretto ad un ricovero al San Raffaele. Una spiegazione, a dire il vero, non poco bizzarra. In cui il ridicolo, non fosse per il fatto che si tratta pur sempre della salute di una persona, supera il reale. In sostanza: a Berlusconi, gli è stato messo un dito nell’occhio. Inevitabile l’ironia dei giornalisti che gli hanno chiesto se si è trattato di un dito del centrosinistra. In realtà, no, ha continuato l’avvocato dell’ex premier: Berlusconi si trovava a Torino e, durante un comizio, ad una persona, tra la folla, gli deve essere scappato un gesto incontrollato. E ha colpito con un dito l’occhio di Berlusconi. Da qui, ne è derivato tutto il resto. «Pare che fosse del centrodestra…». A chi gli ha chiesto se, ieri, si trovasse di fronte al tribunale di Milano per manifestare contro la magistratura che, anche di fronte alla malattia di Berlusconi, sta facendo di tutto per fa continuare il processo Ruby (il pm Boccassini ritiene il legittimo impedimento non concedibile e sta inviando a Berlusconi delle visite fiscali) ha risposto che non c’era. Ma che era lì con il cuore, assieme a tutti i parlamentari del Pdl che, prima di invadere pacificamente il Palazzo di giustizia, si sono soffermati a cantare l’Inno d’Italia.



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