I giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano hanno chiesto ai difensori di Silvio Berlusconi di far arrivare in cancelleria nuovi certificati medici in relazione allo stato di salute dell’imputato. Durante l’udienza di oggi, successivamente sospesa, il legale del Cavaliere Niccolò Ghedini ha spiegato che il suo assistito è ancora ricoverato in ospedale e ha chiesto che “sia riconosciuto l’impedimento stabilito lunedì da questo tribunale”, ritenendo però sufficiente la certificazione presentata due giorni fa. “Noi – ha detto Ghedini in aula – abbiamo dato per scontato che questo collegio riconoscesse i sette giorni, quindi dal 18 in poi si potesse disporre il nuovo calendario”. Di diverso avviso i giudici, che hanno invece richiesto una nuova documentazione. L’udienza è dunque sospesa in attesa che arrivino aggiornamenti sulle condizioni di salute di Berlusconi. Intanto il Partito Democratico ha fatto sapere che, nel caso in cui dovesse arrivare una richiesta di arresto nei confronti dell’ex premier e “se gli atti fossero fondati”, voterebbe “sì”. A dirlo è Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Pd, ai microfoni di Sky Tg24. “Dovremmo vedere le carte. Noi abbiamo un atteggiamento rispettoso di atti della magistratura che fossero corretti”, ha quindi aggiunto Migliavacca, le cui parole hanno ovviamente scatenato la dura reazione del Pdl: “Migliavacca si è avventurato in una dichiarazione gravissima che non risponde al richiamo del Capo dello Stato”, ha detto il senatore del Popolo della Libertà Altero Matteoli . “È insensato ipotizzare espressioni di voto su una inesistente richiesta, a riprova che i vertici del Pd sono in stato confusionale ed operano per acuire lo scontro politico”.