“Che qualcuno dica siamo già fuori dall’euro e che lo vada dire ad un giornale tedesco non è il massimo delle trovate. Vuol dire che noi andiamo nel Mediterraneo con della carte straccia in tasca e con un disastro di proporzioni cosmiche per questo Paese”. Pier Luigi Bersani, nel corso di un’intervista a Youdem, commenta quanto dichiarato recentemente da Beppe Grillo al quotidiano tedesco “Handelsblatt”. Il leader del Movimento 5 Stelle, infatti, aveva detto che l’Italia è “de facto già fuori dall’euro” e che, a suo giudizio, i governi dei Paesi nordeuropei manterranno Roma entro l’Eurozona “fino a che non riavranno gli investimenti effettuati dalle loro banche sui titoli di stato italiani. Dopo di che ci lasceranno cadere come una patata bollente”. L’ex comico genovese ha poi anche ventilato l’ipotesi di un referendum popolare sull’euro, visto che l’abbandono della moneta unica non sarebbe una decisione “che prendo io da solo”. Il segretario del Partito Democratico non ci sta e immagina che se l’Italia uscisse effettivamente dall’euro si andrebbe a creare “un disastro di proporzioni cosmiche”. Secondo Bersani, piuttosto che ipotizzare un’uscita dall’euro, sarebbe opportuno “andare in Europa a dire con forza, avete visto anche dalle elezioni italiane che così non va e che l’Europa ok, ma non così”. Questa, ha detto, è “la strada che tutti dovremmo prendere”. Infine Bersani è tornato a proporre un cambio di rotta nelle politiche europee, sottolineando in particolare la necessità di una maggiore liquidità. Per farlo, però, bisogna attuare maggiori investimenti: “Ci vuole un governo italiano che prenda in mano assieme ad altri il tema di un’austerità che sia affiancata da una politica di investimenti. Diversamente andiamo in una situazione molto difficile”.



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