“Abbiamo deciso di non scendere a nessun compromesso e di indicare il nostro candidato alla presidenza della Camera e alla presidenza del Senato, candidati che voteremo compatti”. A farlo sapere sulla propria pagina di Facebook è Vito Crimi, recentemente nominato capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle. “Le altre forze politiche” potranno “liberamente decidere” di votarli “nella consapevolezza che non sarà mai merce di scambio o motivo di pressioni dei nostri confronti. Il solco è segnato, è stato segnato dai cittadini usando la matita copiativa come aratro, e su quel solco cammineremo”, si legge ancora nel post. Lo stesso Crimi aveva espresso l’analogo concetto in un video in cui compare insieme Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Camera, seduta allo scranno: “Ci riuniremo al Senato e voteremo un nostro candidato presidente, a voto palese”. Poi, dopo aver “testato” la preparazione di coloro che hanno ricevuto più voti, “ne sceglieremo uno e quello sarà il nostro candidato fino alla fine”. Lo stesso avverrà alla Camera, come spiega la Lombardi: “Anche noi avremo un candidato nostro per la presidenza della Camera, anche noi abbiamo individuato una rosa di nomi e faremo la nostra scelta”. L’obiettivo? “Riportare al centro il Parlamento dopo anni di immobilismo”, attraverso “procedure d’urgenza per fare in modo che le commissioni lavorino da subito sui provvedimenti urgenti per il Paese, perché non si può aspettare. Lo pretendiamo dalle altre forze politiche e lo pretendono i cittadini”. E’ dunque necessario, aggiunge la Lombardi, “accelerare il processo legislativo, dopo anni di immobilismo parlamentare, con un Parlamento che ratificava ciò che decideva il governo. Vogliamo invece riportarlo alla centralità che la Costituzione prevede”.



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