Al via la nuova legislatura, un via che non sembra promettere niente di buono. Come si preannunciava la prima votazione per l’elezione del presidente della Camera e del Senato si è conclusa con un nulla di fatto. Ieri gli incontri preliminari tra Pd e Cinque stelle per un accordo si erano risolti in un fallimento, in quanto lo stesso Pd aveva chiesto di rinviare l’incontro. Bersani dal canto suo aveva detto che oggi i suoi avrebbero votato scheda bianca, mentre i grillini sono stati gli unici a proporre i loro candidati alla presidenza del senato e della camera. E così è stato. Alla prima votazione alla Camera le schede bianche sono state 459: l’hanno votata Pd, Pdl e montiani. Invece il candidato del M5S ha preso 108 voti, quelli del suo partito. Uguale risultato al senato: le schede bianche sono state 246. Il candidato cinque stelle ha preso invece 52 voti a favore, mentre qualche voto sparso si è registrato per questi senatori: Sibilia 4, Mussolini 3, Compagna 2, Colombo 1, Scilipoti 1. Le schede nulle sono state quattro. Da parte di Grillo intanto arrivano gli usuali messaggi minacciosi: nessun accordo con Pd e Pdl, mentre stamattina aveva lanciato il grido di battaglia tramite facebook: “Apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno!”. Alla televisione tedesca aveva invece detto: “I partiti classici non hanno capito cosa è accaduto. Parlano di alleanze, compromessi. Ma tutto questo esiste sempre meno. I cittadini vanno in rete, si informano e scambiano le informazioni”.



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