Mario Monti stoppato dal Quirinale. Inizialmente indicato come possibile futuro presidente di Palazzo Madama, il Professore sembra ormai aver deciso di fare un passo indietro dopo un lungo colloquio avuto con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale si sarebbe opposto con forza a tale ipotesi. “E’ importante che in sede europea, e nell’esercizio di ogni iniziativa possibile e necessaria specie per l’economia e l’occupazione, il governo conservi la guida autorevole di Mario Monti fino all’insediamento del nuovo governo (per la cui formazione inizierò le consultazioni di rito mercoledì 20)”, fa sapere il Capo dello Stato in una nota recentemente diffusa. “L’abbandono, in questo momento, da parte del presidente Monti, della guida del governo, genererebbe inoltre problemi istituzionali senza precedenti e di difficile soluzione”. “Apprezzo pertanto – conclude Napolitano – il senso di responsabilità e spirito di sacrificio con cui egli porterà a completamento la missione di governo assunta nel novembre 2011?. Di fronte a quanto espresso dal Colle, quindi, Monti avrebbe deciso (seppur controvoglia) di rinunciare al possibile incarico. Ecco allora che dalla riunione del Partito Democratico, allargata anche a Sel e a Centro Democratico, emergono altri due nomi: quello di Laura Boldrini per la Camera e di Piero Grasso per il Senato. La prima è esponente di Sel ed ex portavoce della Unhcr in Italia, mentre il secondo è l’ex procuratore antimafia. “Abbiamo cercato fino all’ultimo corresponsione e condivisione con le altre forze politiche – ha spiegato Bersani -. Ci dispiace veramente che non ci sia stata un’assunzione di responsabilità da altri, ma abbiamo dimostrato che se tocca a noi sappiamo decidere. Ne siamo usciti con grande forza con due candidati di lungo corso nella società con una forza civica e morale che serve come messaggio al Paese. Il Pd non sta fermo”. I due nuovi nomi, però, non modificheranno minimamente la posizione del Movimento 5 Stelle, che continuerà a votare per i propri candidati. “Se li votino”, spiega brevemente il capogruppo M5S al senato, Vito Crimi.