Gessica Rostellato, pensava di compiere un atto esaltante ed eroico. Si è trattato, in realtà, di una spacconata che la rete non gli ha perdonato. La neodeputata del Movimento 5 Stelle, sabato, si era trovata faccia a faccia con l’ex vicepresidente della Camera, Rosy Bindi. Si sa che per l’M5S il personaggio è quanto di peggio la politica abbia prodotto negli ultimi decenni. Non era questo, tuttavia un buon motivo per non salutare. La grillina, invece, di fronte alla Bindi che le tendeva la mano, ha preferito tirar dritta. Poi, sulla propria pagina di Facebook, ha spiegato che «ieri sera un gruppo di noi si stava dirigendo verso l’uscita dell’aula, ci ferma la Bindi e ci dice: “Ma presentiamoci, così cominciamo a conoscerci!!!”. Io ho tirato dritto e me ne sono andata… ma ti pare che ti do la mano e ti dico pure “piacere”??? No guarda, forse non hai capito: Non è un piacere!!!”». In pochissime ore, la deputata ha ricevuto circa 2mila commenti. Molti gli indignati che la hanno chiesto di dimettersi Molti altri le hanno suggerito che stringere la mano ad un avversario non significa condividere le proprie idee politiche, ma è semplicemente un gesto di buona educazione, valore che, probabilmente, non facendo parte dello statuto dell’M5S, i grillini si sentono esentati dal rispettare.



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