C’è un pensiero che, in queste ore, sta particolarmente condizionando Bersani. Una follia già sperimentata al Senato e andata a buon fine, sparigliando le carte in tavola. Anche al governo potrebbero trionfare gli outsider. Al posto dei soliti D’Alema, Fioroni, Bindi, Franceschini o la Finocchiaro, fatti fuori questi ultimi dagli scranni più alti di Camera e Senato, potrebbero subentrare una serie di personaggi che non hanno niente a che fare con la politica, ma che condividono eccellenza e giovane età. A quanto riporta il Corriere della Sera, tra i giovani di cui circola il nome ci sono personaggi quali Maria Chiara Carrozza, rettore del Sant’Anna di Pisa o la filosofa Michela Marzano. Si parla anche di Paola Muti, direttore scientifico dell’Istituto Regina Elena e di Irene Tinagli, l’economista montiana piuttosto presente nei salotti televisivi. Nella lista degli outsider papabili c’è anche, ovviamente, Stefano Rodotà. Il quale potrebbe mettere ulteriormente a repentaglio coesione grillina sul fronte del non a tutto e a tutti. Mauro Ferrari, tra i più grandi esperti mondiali di bioingegneria è il nome ch e circola per il ministero della Salute, mentre qualcuno ventila l’ipotesi di un Alessandro Cecchi Paone ad un eventuale ministero dei Diritti civili. Fassina e Orfini, che tanto si sono dati da fare per il segretario potrebbero ambire alla segreteria. L’istruzione potrebbe andare a Miguel Gotor mentre per Palazzo Chigi si fantastica sui nomi di Errani e Franceschini, con Guglielmo Epifani al Welfare.