“I partiti non troveranno nessun accordo sul nuovo governo, in quanto Napolitano è nel semestre bianco e quindi non può minacciare lo scioglimento delle Camere. Solo dopo la scelta del capo dello Stato, con il rischio di nuove elezioni cambierà il clima e si riuscirà a formare un nuovo governo”. Ad affermarlo è Emanuele Macaluso, direttore de “Le nuove ragioni del socialismo”. Oggi il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, si recherà al Colle con la sua proposta, ma per Macaluso per ora mancano i numeri per una maggioranza.



Quale sarà la proposta che Bersani farà a Napolitano?

Bersani ha dichiarato che andrà lui dal capo dello Stato a presentare il suo progetto politico. A quel punto si saprà se il Quirinale gli darà l’incarico per vedere se è in grado di formare un governo, o se il presidente passerà la mano ad altre soluzioni. Una candidatura di Renzi non mi sembra invece che rientri tra le cose possibili.



Bersani ha la maggioranza per ottenere il voto di fiducia?

E’ chiaro che bisogna avere la maggioranza, e Bersani a oggi non ce l’ha. Non l’avrebbe però nemmeno Renzi, in quanto Grillo non voterà la fiducia al governo né con Bersani né con Renzi. D’altra parte il Pd ha detto chiaramente che non intende fare un governo insieme al Pdl, e anche il sindaco di Firenze ha ribadito questo concetto.

Il Pdl potrebbe dare un sostegno estero a un governo di centrosinistra in cambio della presidenza della Repubblica?

Uno scambio di questo tipo è inconcepibile, basti pensare a come ha reagito Bersani, il quale ha ribadito che il presidente della Repubblica non può essere contrattato con il governo. L’unica apertura di Bersani è stata quella di dire che per la presidenza della Repubblica occorre trovare una candidatura che non sia strettamente di area, bensì che si basi su un ampio consenso che non sia però quello scelto dal Pdl.



Quindi che cosa accadrà?

Si trafficherà, ma per ora non si farà nulla. Nello stesso tempo il presidente Napolitano non può sciogliere il parlamento perché è nel semestre bianco. Quando ci sarà un nuovo presidente in grado di sciogliere il Parlamento, a quel punto si comincerà a parlare veramente di un governo possibile.

Quale figura di moderato può avere le caratteristiche per diventare il nuovo presidente della Repubblica?

Non posso essere io a indicare chi sarà il nuovo presidente della Repubblica. Si troverà una soluzione, ma non spetta a me farlo. Sono convinto però che si cercherà un candidato che non sia di area, ma che sia gradito anche al Pd.

 

Nel frattempo si riuscirà a cambiare la legge elettorale?

Finché non c’è un governo che ha la fiducia non si può cambiare la legge elettorale. Prima di allora il Parlamento non potrà approvare delle leggi, si dovrà limitare alla normale amministrazione e alla scelta delle cariche istituzionali. Quindi prima bisogna fare un governo. Del resto se non si fa una nuova legge elettorale, tenere delle nuove elezioni non servirà a nulla. Poiché il bipolarismo è stato sostituito da tre grandi partiti, Movimento 5 Stelle, Pd e Pdl, al Senato inevitabilmente si riprodurrà la stessa situazione e ci ritroveremo nella stessa situazione di ingovernabilità.

 

Quindi non esiste nessuna via d’uscita?

Quando ci sarà un nuovo presidente della Repubblica il quale avrà il potere di sciogliere le Camere, cambierà il clima politico e si riuscirà a formare il governo.

 

Intende dire che quando ci sarà la minaccia di sciogliere le Camere i parlamentari si metteranno d’accordo?

Esattamente. Si creerà un sommovimento all’interno dei gruppi di Movimento 5 Stelle, Pd e Pdl, in quanto nessuno penserà di potere andare nuovamente al voto per ritrovarsi con la stessa ingovernabilità. Quando si arriverà al dunque le cose cominceranno a cambiare.

 

A quel punto un governo Renzi potrebbe essere la soluzione vincente?

Non lo so, a quel punto vedremo che cosa accadrà. Fare previsioni ora mi sembra prematuro.

 

(Pietro Vernizzi)