Conclusa anche la seconda giornata di consultazioni per verificare la possibilità di formare nuovo governo, come da incarico conferito dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Pier Luigi Bersani ha convocato per oggi, lunedì 25 marzo alle ore 19, la riunione della direzione del Partito Democratico. Questa mattina, invece, il segretario del Pd incontrerà le varie sigle sindacali alle 10.30 (Cgil, Cisl, Uil e Ugl), mentre alle 12 ci sarà l’incontro con Rete Imprese Italia. Al termine della mattinata di ieri Bersani è tornato a escludere l’ipotesi di un governo di larghe intese, limitandosi a dire che “non mi sto occupando di questo. Mi occupo dei problemi del Paese e dell’economia reale al primo posto”. “La proposta che rivolgo alle forze parlamentari – ha poi aggiunto il leader democratico – si basa su uno schema che consente a ciascuna di esse di riconoscervisi” e che “mette ogni forza parlamentare nelle condizioni di potervi trovare qualcosa di positivo. Questa mi sembra la strada più sensata, ancorché stretta, che offro a tutte le forze parlamentari. Altre mi sembrano più complicate”. A sorpresa si è poi svolto ieri anche l’incontro con lo scrittore Roberto Saviano, con il quale ha affrontato temi incombenti come la lotta alla grande criminalità. “Un incontro assolutamente prezioso e illuminante – ha affermato Bersani – che mi ha offerto un vero contributo per un immediato programma di interventi sui temi della lotta alle mafie. Voglio aggiungere che ritengo una vergogna per il nostro Paese che un protagonista della battaglia civica e della legalità debba vivere e spostarsi per ragioni di sicurezza, costantemente scortato da carabinieri. E’ tempo che le coscienze anche del nostro Paese e in primo luogo le istituzioni si ribellino a questo stato di cose”. Drammatiche invece le parole del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, al termine del colloquio con il presidente incaricato: le imprese, secondo il numero uno di viale dell’Astronomia, “stanno per finire l’ossigeno. Non c’è rimasto tempo, siamo vicinissimi alla fine”. E’ per questo, ha sottolineato Squinzi, che “c’è bisogno al più presto di un esecutivo stabile in grado di governare e che faccia appello a tutti gli uomini di buona volontà”. Le imprese italiane “sono disperate – ha concluso il leader di Confindustria – e il problema dell’occupazione sta diventando tragico”.



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