Volano gli stracci nel Pd. Non solo per le divisioni che si stanno determinando tra chi considera un’alleanza di governo con Berlusconi un male necessario e chi un male assoluto. Adesso, anche la Tav crea malumori. Il senatore Stefano Esposito, in particolare, aveva criticato i compagni di partito Michele Emiliano, sindaco di Bari e la senatrice veneta Laura Puppato per il loro appoggio alle ragioni dei no tav. Esposito li aveva accusati di demagogia, facendo presente che è curioso che, tra tutte le opere infrastrutturali in cantiere in Italia, come il Mose o la Napoli-Bari, decisamente più costose, solo la tav sia ritenuta da loro inutile. «Mi sorge il dubbio che la demagogia sia più facile e comoda in trasferta, mentre in casa propria le opinioni cambiano». Il Pd piemontese ha, inoltre, ricordato che Emiliano per la sua città la tav la vuole eccome,tanto da aver sostento il Comitato Si Tav. Dello stesso avviso il piddino Saitta, presidente della provincia di Torino, che aveva fatto presente l’inopportunità delle critiche di Emiliano e Puppato nei confronti di questioni territoriali che non li riguardano e a danno di esponenti del loro stesso partito. Durissima la replica di Emiliano che, rivolgendosi ad Esposito, ha twittato: «in Puglia ho sempre vinto nonostante la pena che i pugliesi provano per il Pd quando si incarna in uno come te. Mi hai rotto».



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