“Ci sono troie in giro in Parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino”. La frase pronunciata da Franco Battiato, da pochi mesi assessore al Turismo della giunta Crocetta, ha scatenato una bufera. Il cantautore siciliano, intervenuto a Bruxelles al Parlamento europeo, ha mandato su tutte le furie la presidente della camera, Laura Boldrini: “Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un’esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari. Da presidente della Camera dei deputati e da donna respingo nel modo più fermo l’insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall’oltraggio”, ha aggiunto Boldrini. Battiato, appresa la dura reazione del presidente della Camera, ha fatto sapere all’Adnkronos di essere “particolarmente dispiaciuto che il presidente della Camera Laura Boldrini si sia sentita offesa dalle mie parole, ma posso assicurare che la frase non era sessista. Facevo semplicemente riferimento alla ‘prostituzione’ che c’era nel Parlamento italiano fino a pochi mesi fa, sia maschile che femminile”. “Tengo a precisare – ha ribadito il cantautore – che non facevo riferimento né al Parlamento europeo né al Parlamento attuale. Ho solo parlato di un malcostume politico, non parlavo certo di donne. Io non sono mai stato sessista e chi mi conosce lo sa bene”.