Concluso anche il terzo giorno di consultazioni sul nuovo governo, il vicesegretario del Pd Enrico Letta ha fatto sapere ieri che Pier Luigi Bersani dovrebbe salire al Quirinale giovedì per riferire al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’esito dei colloqui. Intanto, in attesa di quel giorno e soprattutto dell’incontro tra il segretario democratico e la delegazione del Movimento 5 Stelle (previsto mercoledì 27 marzo, trasmesso anche in diretta streaming), nella giornata di oggi il programma delle consultazioni alla Camera dei deputati prende il via alle 10 con il Gruppo di Minoranza Linguistica della Valle d’Aosta, seguito alle 10.30 dal Gruppo Misto del Senato e alle 11 da una delegazione del Psi. Nel pomeriggio, invece, Bersani incontrerà alle 16.15 la delegazione Lega-Pdl e alle 17.45 quella di Scelta civica. Colloqui delicati, quindi, che potranno rivelarsi fondamentali per la formazione del nuovo governo, soprattutto dopo la recente proposta lanciata da Silvio Berlusconi che immagina Bersani presidente del Consiglio e Angelino Alfano vicepremier. “Noi diremo a questi signori che ci sediamo al tavolo solo se si parla di un governo insieme – ha detto il Cavaliere – Per esempio Alfano vice premier con Bersani premier, con la partecipazione normale delle forze espresse dagli elettori”. “Bersani è una persona ragionevole – ha aggiunto l’ex premier – prenda atto che non ha i numeri e quindi come sempre si è fatto in questi casi si faccia un governo, nell’interesse del Paese, con le altre forze responsabili. Con noi, con la Lega e con le forze di centro come è giusto e doveroso che sia”. Ieri, invece, Bersani ha incontrato innanzitutto le delegazioni di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, tutte concordi nel ritenere urgente la formazione di un governo solido e nel considerare rischioso un eventuale ritorno alle urne. “Bisogna fare un governo a tutti i costi, non capiamo davvero la posizione delle varie forze politiche che non vogliono fare alleanze”, ha detto il leader della Cisl Raffaele Bonanni, seguito a ruota anche dal presidente di turno di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, anch’egli ieri a Montecitorio, secondo cui vi è “l’assoluta necessità e urgenza di dare subito un governo al Paese, richiesto dalla drammatica situazione economica che il Paese sta attraversando e dalle imprese che sono al collasso”.



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