Prendono il via oggi le consultazioni con le forze politiche avviate dal presidente del Consiglio incaricato Pier Luigi Bersani. In attesa dell’incontro di domani con la delegazione del Movimento 5 Stelle, oggi pomeriggio (alle 16.30) il segretario Pd sarà a colloquio con i rappresentanti del centrodestra. Come ha fatto sapere il segretario del Pdl Angelino Alfano nel corso della puntata di “Porta a Porta” andata in onda ieri stasera, “ci presenteremo insieme alla Lega” ma “Berlusconi non ci sarà, come è stato deciso in una riunione” ieri pomeriggio. Proprio il Cavaliere, ha spiegato Alfano, “lo ha detto chiaramente. Siamo disponibili a fare in modo che nasca un governo, anche capitanato da Bersani, per il bene dell’Italia, perché in questo momento o si fa così o non c’é un governo, ma meritiamo una nostra rappresentanza al Quirinale”. Quale sarà invece la posizione della Lega? “Oggi chiederemo a Bersani se ha intenzione di fare sul serio, e valuteremo se c’è la possibilità di dialogo sui temi concreti”, ha affermato oggi Matteo Salvini durante “La Telefonata” di Maurizio Belpietro su Canale 5. Il segretario della Lega Lombarda ha quindi confermato che sarà proprio Maroni a partecipare all’incontro per il Carroccio insieme ad Alfano. “Se Bersani non la smette di giocare all’uomo solo contro tutti non so da che parte si potrà finire. Se insisterà nella sua partita interna al Pd – ha detto Salvini – l’unica soluzione sarà un governo pro tempore che faccia le riforme utili e ci porti al voto. Penso che il tentativo di Bersani finirà male”. In un’intervista a Tgcom24, invece, Flavio Tosi ha fatto sapere che “Bersani deve capire che il problema non è chi fa il premier. Berlusconi gli riconosce premiership e vittoria ma gli chiede di accettare un governo di larghe intese per fare riforme condivise. Berlusconi gli propone una via d’uscita più che onorevole”. Appoggio a Bersani? “La Lega ha senso di responsabilità – prosegue Tosi – non siamo favorevoli ad appoggiare un governo con una minoranza risicata che il giorno dopo cade, saremmo invece disposti ad appoggiare un governo che faccia le cose che davvero servono al paese”.