Erika Faienza, consigliere della provincia di Torino, è stata condannata a un anno e tre mesi di reclusione (la pena è stata sospesa) perché ritenuta responsabile di falso e di violazione della legge elettorale. Lo riporta l’Ansa, spiegando che la tesi dell’accusa rappresentata dal pm Patrizia Caputo è che, in occasione dell’ultime tornata amministrativa, avrebbe autenticato delle firme per la lista Piemonte Europa Ecologia in sostegno del sindaco Piero Fassino. Lei ha sempre negato e continua a negare ogni addebito. Assistita dall’avvocato Giampaolo Zancan, ha fatto sapere che farà ricorso, perché convinta della sua buona fede e della sua innocenza. Poi, ha fatto presente che se in tribunale venissero portati tutti i casi analoghi, le aule sarebbero intasate. Faienza si è, inoltre, detta dispiaciuta per esser stata associata in maniera impropria alla vicenda delle firme false di Michele Giovine che, nel corso delle ultime regionali, aveva portato al governatore Cota 27mila voti con la sua lista Pensionati per Cota. Giovine, in appello, era stato condannato a 2 anni otto mesi per aver contraffatto 17 su 19 delle firme prese in considerazione.