Battiato, torni pure a casa sua. Si conclude con un atto decisamente forte la polemica seguita agli insulti che il nuovo assessore al turismo della Regione Sicilia aveva rilasciato ieri. Il governatore Crocetta ha infatti appena licenziato Battiato, revocandogli l’incarico. Come si sa, trovandosi ieri a Bruxelles per promuovere un incontro sul turismo in Sicilia, Battiato si era lasciato andare a una esternazione a base di insulti, dicendo che in parlamento si trovano “troie disposte a fare di tutto” (“Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E’ una cosa inaccettabile, sarebbe meglio che aprissero un casino”.). Era scattata l’indignazione del presidente della Camera e Battiato aveva replicato dicendo che non si riferiva all’attuale parlamento, ma al precedente e che comunque non aveva intenzione di fare le sue scuse. Ben maggiore l’indignazione del presidente della regione Rosario Crocetta che aveva parlato di gravissima offesa alle istituzioni: “Quando si sta nelle istituzioni si rispetta la dignità delle istituzioni medesime e, nel caso di Battiato sicuramente si è andati ben oltre e si è violato il principio della sacralità delle stesse”. Aggiungendo che quando si offende il parlamento si offende tutto il popolo italiano, cosa che non è consentita a nessun componente delle istituzioni. Crocetta si era detto dispiaciuto e addolorato. Al momento non si registrano commenti da parte dello stesso Franco Battiato.



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