E’finita come si prevedeva e si temeva. E’ finita male, quindi. Le consultazioni, cioè, hanno dato esito negativo. Donato Marra, segretario generale del Quirinale, ha fatto sapere che il presidente della Repubblica si riserva di «prendere senza indugio iniziative che gli consentano di accertare personalmente gli sviluppi possibili». Bersani, dal canto suo, ha riferito di aver illustrato al capo dello Stato sia gli elementi positivi di comprensione attorno ad alcuni punti, che le «difficoltà derivate da delle preclusioni o condizioni che non ho ritenuto accettabili». In molti hanno ritento che questo passaggio fosse riferito in maniera neanche troppo implicita ai grillini che, in questi giorni, non hanno fatto altro che dire no a tutto, salvo a un governo targato 5 Stelle. In ogni caso, il Pd ci ha tenuto a precisare, in un comunicato successivo, che il premier incaricato non ha rinunciato; e che, nelle parola di Marra, non compaia mai la parola «rinuncia». In ogni caso, da domani avranno inizio nuove consultazioni. In mattinata, il presidente della Repubblica riceverà il Pdl. Nel pomeriggio sarà la volta del Movimento 5 Stelle di Scelta civica e del Pd.



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