Un gesto che non deve essere dispiaciuto neanche a destra. La presidentessa della Camera, Laura Boldrini, ha inviato una lettera al premier tuttora in carica, Mario Monti, chiedendogli di prendere in seria considerazione l’ipotesi di rinviare la famigerata tassa sui rifiuti, la Tares. Nella missiva, la Boldrini, riferendosi alle richieste dei deputati Anzaldi, Gentiloni e Nardella che le hanno chiesto i perorare la causa a Palazzo Chigi, ha fatto riferimento, anzitutto, alla gravi difficoltà economiche che affliggono il Paese. In un tale contesto, si accavallano una serie di pesanti gravami tributari, quali la prima rata dell’Imu 2013, l’aumento dell’aliquota IVA, le addizionali IRPEF nonché, appunto, l’entrata in vigore della Tares. La numero uno di Montecitorio ha fatto altresì presente che un appello del genere è antico, e proviene, oltre che dal parlamento, da svariate parti, tra cui l’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani. «Nel farmi carico pertanto di tali preoccupazioni, le chiedo che il Governo da lei presieduto effettui un esame del problema della concentrazione delle predette scadenze fiscali e valuti l’opportunità di assumere le conseguenti iniziative in ordine alla Tares», afferma la Boldrini.