Quel che accade in Sicilia potrebbe rappresentare solamente un assaggio di come i grillini intendono cambiare l’Italia. L’Ars ha appena varato un disegno di legge che porterà a termine quel che non è riuscito a concludere neppure il governo Monti, ovvero l’abolizione delle Province. Un tema che il governatore Rosario Crocetta sa stare particolarmente a cuore all’M5S e che si è impegnato personalmente a portare avanti. Al loro posto verranno istituiti, eventualmente, dei liberi consorzi tra Comuni. La Regione potrebbe porre rimedio all’annoso problema dei crediti vantati dalle piccole e medie imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni e inesigibili. Vi farà fronte con i “Trinacria bond”, che inizieranno a ripagare i circa 6 miliardi di euro di debiti. Altra questione tipicamente grillina, il reddito minimo di solidarietà. Le risorse necessarie saranno reperite tagliando le 9 province siciliane, dalle quali previsto un risparmio di 130 milioni di euro di cui 12 dei deriveranno da stipendi, gettoni e indennità di presidenti, assessori e consiglieri. I dipendenti delle province non resteranno a piedi, ma saranno inglobati dai Comuni e dalla Regione mentre, infine, spariranno gli Istituti autonomi case popolari. Tutto questo sarà discusso in assemblea a partire da oggi.



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