Anche Michele Santoro fa la sua proposta di governo, e lo fa scendendo nei dettagli addirittura nominando i ministri. Si tratta di una provocazione ovviamente, ma mica tanto. La proposta di governo che secondo il conduttore di Servizio pubblico potrebbe essere gradita sia al Pd che al M5S dando così finalmente vita a quella coalizione governativa che non sembra possa spuntare, sarà messa online sul sito del programma stesso e si potrà votare. Insomma, in perfetto stile grillino: si potranno così conoscere i gradimenti degli italiani al proposito. Vediamo allora cosa propone Michele Santoro. Come presidente del consiglio abbiamo Stefano Rodotà, un nome che è già spuntato da altre parti come sinonimo di personaggio super partes. Al ministero degli interni lo stesso ministro attuale e cioè Anna Maria Cancellieri, unica sopravvissuta del governo Monti insieme a Fabrizio Barca, attuale ministro della Coesione territoriale che Santoro invece vorrebbe allo sviluppo economico. Poi cominciano i nominativi senz’altro provocatori, come quello della giornalista di Rai Tre Milena Gabanelli all’istruzione. Con lo stesso sentimento Santoro propone il fondatore di Emergency Gino Strada alla sanità. Sono due nomi che ovviamente non potranno mai risultare graditi al centro destra. Come ministro della difesa viene invece proposto il generale Fabio Mini, al ministero degli esteri avremo Laura Boldrini, alla cultura lo storico dell’arte Salvatore Settis. Vediamone altri nomi di questo improbabile esecutivo: nientemeno che il segretario della Fiom per il posto di ministro del Welfare; alle Politiche Agricole Carlo Petrini, fondatore di Slowfood.



 Il colpo più grosso invece sarebbe il ministro della giustizia: Piercamillo Davigo magistrato noto ai tempi di Mani pulite e tangentopoli. Otterrà mai la fiducia un governo del genere? Vediamo intanto in quanti lo voteranno su internet. 

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