Dopo che in molti, anche su queste pagine, avevano chiesto a Bersani di dire una parole chiara sulle sue intenzioni e, soprattutto, di tornare a parlare di contenuti, il segretario del Pd ha elencato nel corso della direzione nazionale del partito gli otto punti ”irrinunciabili per qualsiasi prospettiva di governo”. Secondo Bersani, anzitutto, è necessario invertire la rotta sin qui assunta in termini di politiche di austerità; che, oltre ad aver svalutato il lavoro, hanno innescato a ampliato una spirale recessiva in grado di mettere a rischio la democrazia e la governabilità. Il secondo punto riguarda il lavoro e alcune misure fiscali. Per Bersani sarà necessario, anzitutto, restituire i crediti che le imprese vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni attraverso l’emissione di bond dedicati. E’ altresì necessario ridurre il costo a tempo indeterminato e, contestualmente, ridurre i vantaggi – per le aziende – dei contratti a termine. Il patto di stabilità per egli enti locali, inoltre, va reso più flessibile in modo da rilanciare un piano di opere di ristrutturazione di scuole e ospedali. Sempre all’interno della medesima categoria Bersani ha parlato di salario minimo per chi non ha una copertura contrattuale, di messa in regime dell’indennità di disoccupazione e della tutela degli esodati. Al terzo punto, figura la riforma del sistema politico (dimezzamento parlamentari, cancellazione Province, revisione degli emolumenti per parlamentari e consiglieri regionali, riforma delle legge elettorale con il doppio turno di collegio). Al quarto, si parla di giustizia. In particolare, di leggi antifrode, anticorruzione e antiriciclaggio. Un capitolo a parte è dedicato alla legge sul conflitto di interessi. Al sesto punto troviamo l’ambiente: si parla di riqualificazione di aree dismesse e di trasformare il ciclo dei rifiuti da costo in risorsa. Il settimo punto è dedicato ai diritti: chi nasce in Italia deve poter acquisire la cittadinanza italiana. E i gay devono godere di una legge sulle unioni civili analoga a quella tedesca. L’ottavo punto, infine, riguarda la scula e, in particolare, la messa in sicurezza dell’edilizia, la lotta all’abbandono scolastico e un piano per i precari e i ricercatori.