E’ una preoccupazione insolita quella recentemente espressa da Paolo Bernini, 25 anni, neo deputato del Movimento 5 Stelle. In un’intervista a Ballarò, andata in onda nel corso della puntata di ieri, il giovane racconta i motivi che lo hanno spinto a candidarsi: uno su tutti, le teorie complottiste descritte in Zeitgeist, un documentario che tratta temi quali la religione, l’11 settembre, la massoneria e presunti microchip inseriti nel corpo umano. Vegano, laureato in Tecnologia dell’informazione, nel video della candidatura per il Movimento Cinque Stelle il giovane faceva sapere di voler entrare in Parlamento “perché volevo cambiare il paese per evitare di cambiare paese”. Adesso, però, ai microfoni di Ballarò, ammette che le teorie complottiste emerse da Zeitgeist gli hanno effettivamente aperto gli occhi e “fatto vedere il mondo in modo completamente diverso”. Secondo Bernini siamo totalmente guidati dai media, che “non fanno solo informazione ma dirigono anche le scelte”. Nel documentario, spiega il deputato, “ci sono tre capitoli: religione, 11 settembre e massoneria”, ma anche quello riguardante un presunto microchip che negli Stati Uniti inseriscono nel corpo umano: “Non so se lo sapete – dice Bernini – ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip nel corpo umano per registrare, per mettere i soldi, per il controllo della popolazione”. Le persone “non sanno a cosa vanno incontro”, perché potrebbero decidere di farsi impiantare il microchip senza conoscerne a fondo i pericoli e per questo si dice molto preoccupato. “Con internet queste verità stanno venendo fuori”, conclude.



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