Casi di “parentopoli” anche nel Movimento 5 Stelle, ma non solo. E’ il quotidiano “Libero”, in un articolo a firma di Francesco Specchia, a riportare con tanto di tabella qualche curioso caso in cui consanguinei si ritrovano quasi vicini di scranno in Parlamento. Si inizia dal Partito Democratico, in particolare da Marietta Tidei, eletta deputata nella circoscrizione Lazio 1, che si è “immolata”, scrive il giornalista di “Libero”, in nome del padre Pietro, “ex deputato democratico nelle due ultime legislature e che non ha potuto candidarsi dato che dal 2012 è sindaco di Civitavecchia”. Nella stessa area geografica ecco invece Monica Cirinnà, moglie di Esterino Montino, “coinvolto nello scandalo finanziamenti” e per questo non ricandidabile: “Ma la sua signora sì”, spiega Specchia. C’è poi Daniela Cardinale, deputata eletta nella circoscrizione Sicilia 1 e “figlia del superministro del secondo governo D’Alema, il siculo Totò Cardinale”. “Libero” passa poi ai casi presenti anche nel M5S di Beppe Grillo, iniziando dal collegio Latina 2, dove “la madre Ivana Simeoni, 63 anni, operatrice del servizio 118 cittadino di Latina, andrà a Palazzo Madama, e il figlio 40enne Cristian Iannuzzi, ha un posto assicurato a Montecitorio”. C’è anche Azzurra Cancellieri, eletta alla Camera per Grillo, “sorella carissima di Giancarlo, capogruppo M5S per l’Assemblea Regionale in Sicilia”, fa sapere il quotidiano, parlando poi anche di Cristina De Pietro, senatrice per la Liguria, “sorella di Stefano, consigliere comunale a Genova”. Specchia poi conclude: “E anche in Lombardia, le due neosenatrici, Giovanna Mangili e Laura Bignami, risultano consorti di consiglieri 5 Stelle di Cesano Maderno e Busto Arsizio”.



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