Tra le donne più in vista del Partito democratico, l’unica che attualmente sembra avere più chance di ottenere una tra le poltrone più ambite o,in ogni caso, un ruolo di prestigio all’indomani delle elezioni, è Anna Finocchiaro. Già presidente del gruppo parlamentare al Senato, fino al giorno prima del risultato elettorale era in pole position per la presidenza del Senato. Ora, il suo destino è decisamente più incerto. Resta il fatto che il suo partito, nell’ipotesi remota di un’alleanza con un Pdl deberlusconizzato, potrebbe ancora una volta puntare tutto su di lei per lo scranno più alto di Palazzo Madama. In virtù di un semplice ragionamento: non vogliono lasciare la seconda carica dello Stato in mano a Berlusconi o a chi per lui. Tanto più che è incerto il futuro di Palazzo Chigi. Il piano A, con Bersani premier, potrebbe facilmente sfumare. Al suo posto, potrebbero essere chiamati a presiedere il Consiglio dei ministri, personaggi quali Fabrizio Barca, Corrado Passera, Giuliano Amato, Ignazio Visco o la Cancellieri. Vede sfumare, invece, le suo quote tra i bookmakers Rosy Bindi, un tempo papabile come prossimo presidente della Camera. Uno dei due rami del Parlamento, infatti, con ogni probabilità sarà affidato ad uno dei partiti che non sono arrivati, sulla carta, primi: all’M5S o al Pdl. Paola Concia, infine, ex parlamentare, “fatta fuori” in questa tornata elettorale, sta continuando a fare politica attiva sul territorio e non è escluso che presto torni ad avere un ruolo nel partito, anche di primo piano.