A Beppe Grillo, come è noto, l’idea di istituire due commissioni di saggi non è piaciuta per niente. L’ha definita una sorta di golpe bianco. Del resto, non è la prima volta che si dice convinto del fatto che il nostro sistema sia tutt’altro che democratico. La sua stessa concezione della rete rappresenta, infatti, l’unica strada per fare dell’Italia un Paese civile. Qualunque decisione dovrebbe essere sottoposta a referendum, e qualunque referendum al vaglio della rete. Per il momento, come ha scritto nel suo ultimo post, «La democrazia è una scatola vuota». Il leader dell’M5S, citando alcune frasi di un libro di Noam Chomsky, ha teorizzato l’esistenza di una «macchina da indottrinamento al servizio di potentissimi, e occulti, poteri finanziari». Ovvero un perfetto sistema di propaganda che consta di due fondamentali elementi: le fiction e lo sport. Sarebbero due strumenti utili ad assopire le coscienze e a distrarre le persone dai problemi reali. Per rendere, appunto, «la democrazia una luccicante scatola vuota». Sport e fiction rappresenterebbero il mezzo di dominio di chi realmente detiene il potere negli Stati Uniti e nel mondo occidentale, e otterrebbero lo scopo di convincere le persone del fatto che vivono nel migliore dei mondi possibili. In tutta risposta, il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, ha replicato al comico genovese affermando: «Dice enormi stupidate, se la democrazia fosse una scatola vuota non avrebbe permesso a una forza come la sua di avere il consenso che ha avuto». 



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