“Questo Paese è fermo, non c’è più la grande industria, la piccola e media impresa sta morendo. Abbiamo grandi problemi nella sanità, nella scuola, nella cultura, è un Paese con duemila miliardi di debito che deve pagare fra un po’ 100 miliardi di interesse di debito. Quindi continuare a parlare di crescita, di Pil, di spending review e di spread è un crimine contro l’umanità”. Dopo l’occupazione dell’Aula di Palazzo madama da parte dei senatori del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo torna a farsi sentire, stavolta in un’intervista rilasciata al giornale free press Metro. “Che ci diano fiducia a noi – afferma il leader M5S – noi a loro non daremo più fiducia; l’hanno avuta per 40 anni ed hanno distrutto il paese”. “Loro devono avere fiducia in noi, noi siamo il nuovo, noi vogliamo governare, noi siamo in grado di governare”, continua a spiegare Grillo, il quale ribadisce che i grillini non si alleano “con nessuno. Noi siamo il Movimento 5 stelle, chi vota il movimento diventa il movimento, diventa un cittadino attivo e protegge il territorio”. “Dobbiamo sederci lì e ripensare, il M5S è un pensiero: trovare un senso all’identità  che in Italia non c’è più, dare un senso allo stato che non c’è più. Perché lo stato oggi non esiste, la burocrazia ha sostituito la democrazia, la finanza ha sostituito l’economia. Bisogna dare un senso al lavoro”, aggiunge l’ex comico genovese, il quale si definisce il “garante” della politica: “Controllo che chi entra in queste liste sia incensurato e che non sia iscritto a altri partiti. Questa è la mia funzione, renderlo popolare nelle piazze, perché è un movimento oltre che di rete, di piazza. Fisico, di contatto umano, di toccare. Non è solo rete, è rete e piazza, dove c’è il contraddittorio, dove puoi anche venire contestato e amato. Nella rete puoi essere soggetto a commenti di qualsiasi tipo”. E infine conclude: “L’ultima parola spetta ai cittadini, questa la nostra democrazia. Il Movimento 5 stelle è questo: guardarsi attorno, è una guerra. Abbiamo delle macerie che hanno fatto queste persone che vorrebbero avere fiducia ma qui siamo pieni di macerie, macerie morali, sociali, macerie industriali, cioè quindi è una guerra, noi stiamo iniziando una guerra e siamo primi, siamo in prima linea sul fronte. Quindi è questa la grande battaglia, la grande guerra che vinceremo, e la vinceremo”.



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