Mi dispiace davvero che Milena Gabanelli abbia rinunciato. E’ un peccato. Pensate come avrebbe suonato bene: cittadina Gabanelli, presidente e non politica”. Vito Crimi, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, commenta così la rinuncia della giornalista e conduttrice di Report di correre al Colle per i grillini. Dopo il suo passo indietro, anche Gino Strada (arrivato secondo alle “Quirinarie” online) ha preferito lasciare spazio al giurista Stefano Rodotà, classe 1933, il quale ha invece accettato la candidatura. Beppe Grillo lo ha annunciato nella giornata di oggi su Twitter: “Dopo la rinuncia di Milena Gabanelli e Gino Strada ho chiamato Rodotà che ha accettato di candidarsi e che sarà il candidato votato dal M5S”. La Gabanelli aveva declinato gentilmente l’offerta attraverso una lettera inviata al Corriere della Sera, in cui ha scritto: “Sono giornalista da 30 anni e ho cercato sempre, in buona fede, di fare il mio mestiere al meglio […] Che io non avessi le competenze per aspirare alla Presidenza della Repubblica mi era chiaro sin da ieri, ma ho comunque ritenuto che la questione meritasse qualche ora di riflessione. E non è stata una riflessione serena”. E ancora: “Il mio mestiere è quello di presentare i fatti, far riflettere i cittadini e spronarli anche ad agire in prima persona. Ma quell’agire in prima persona è tanto più efficace quanto più si realizza attraverso le cose che ognuno di noi sa fare al meglio. Io sono una giornalista, e solo attraverso il mio lavoro – che amo profondamente – provo a cambiare le cose, ad agire in prima persona, appunto”.



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