Si comincia: che ci sia il nome concordato tra Pd e Pdl o no domani mattina alle ore 10 iniziano gli scrutini al parlamento per le elezioni del nuovo capo dello Stato. Il presidente della camera ha infatti convocato il Parlamento in seduta giovedì 18 aprile alle ore 10. Secondo quanto sembra sia l’indicazione definitiva, si terranno due votazioni al giorno. Se non si ottiene un’ampia maggioranza, cioè i due terzi dei voti dopo i primi due scrutini, ci sarà una terza votazione venerdì mattina. Se anche in questo caso il risultato sarà negativo si voterà per la quarta volta nel pomeriggio di venerdì: in questo caso sarà sufficiente la maggioranza assoluta.  Da lì in poi si procede con votazioni fino alla proclamazione di un vincitore. A presiedere il voto domani mattina sarà un esordiente il deputato del M5S Luigi Di Maio uno dei vice presidenti della Camera. L’eventuale proclamazione del presidente invece spetterà al presidente della Camera Laura Boldrini. In tutto 1007 tra parlamentari e delegati regionali radunati nella camera dei deputati: 630 deputati, 319 senatori e 58 delegati regionali



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