E’ successo un po’ di tutto ieri sera fuori e dentro il Teatro Capranica di Roma dove si erano riuniti i parlamentari del Pd. Bisognava votare la proposta di Bersani di candidare al Colle Franco Marini, ed è stata subito contestazione. E’ dovuta arrivare la polizia a transennare l’ingresso per evitare che i molti militanti che si trovavano fuori entrassero a urlare la loro rabbia, cosa che hanno fatto per la strada: no a Marini. Addirittura grida di traditori tanto che Bersani è dovuto uscire da una porta secondaria, di nascosto, per evitare la folla inferocita. Ma anche dentro contestazioni: i sostenitori di Renzi non ci stanno, vogliono Rodotà, eprotestano vivacemente. Così anche altri, che poi alla fine per ubbidienza al partito voteranno comunque per Marini che otterrà la maggioranza. Il problema, come spiegano gli stessi esponenti del Pd, non è tanto la figura di Marini, ma il fatto che secondo loro la sua candidatura sia un cedimento al Pdl dell’odiato Belrusconi. Dice il deputato Pd Brsndolin: “Non è un problema di D’Alema, di Amato o di Marini. Il fatto è che molti elettori non vogliono l’accordo con Berlusconi. Pensi che ieri mi ha chiamato mio fratello per chiedermi: ma davvero vi accordate con il Cavaliere?”.



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