Durante l’ultimo dei comizi che Beppe Grillo sta tenendo in Friuli in vista delle locali elezioni regionali, il leader del Movimento cinque stelle ha fatto un paragone alquanto altisonante. Non è peraltro la prima volta che gli scappa: era già successo appena saputo dell’elezione di Papa Francesco al soglio pontificio. Allora, come ha fatto adesso nel comizio, ha ricordato che il suo movimento nello statuto ufficiale di fondazione, è registrato in data 4 ottobre, la data in cui si ricorda il patrono d’Italia. Grillo, che si trovava a Grado, ha così detto davanti alla gente che papa Francesco è un grillino e loro sono i “pazzi di Dio” (come amava definire se e i suoi confratelli San Francesco). “San Francesco l’avevamo anticipato noi. Papa Francesco è un grillino, glielo vorrei dire”. Sia mai che alla prossima udienza generale in piazza San Pietor vedremo tra i pellegrini anche Beppe Grillo? Nel suo blog oggi invece Grillo ha paragonato il teatro Capranica di Roma dove ieri sera si è tenuta la drammatica assemblea dei parlamentari del Pd con il Lirico di Milano, dove Mussolini tenne l’ultimo discorso il 16 dicembre del 1944 per ricompattare i resti delle camice nere. Un fallimento, dice, come quello di Bersani: l’Italia, scrive, vuole un altro 25 aprile per liberarsi per sempre dei politici.



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