Un lunghissimo post di Vito Crimi, capogruppo al senato del Movimento cinque stelle, fa il punto sulla caotica situazione di un’Italia senza governo. Una situazione a cui il capo dello Stato ha cercato di dare una soluzione provvisoria, ricevendone in cambio accuse di “golpe” presidenzialista. La sostanza del lungo post di Crimi è questa: piuttosto che andare avanti con Monti, allora era meglio dare l’incarico di governo a Bersani. Questi, presentandosi al Parlamento con i suoi ministri, non avrebbe di certo ottenuto la fiducia, ma avrebbe potuto governare esattamente come sta facendo Monti adesso con un incarico per gli affari ordinari: “Almeno sarebbe stato rappresentativo di una maggioranza relativa e non di una strettissima minoranza come il governo Monti in regime di prorogatio”. Crimi poi si dilunga sul fatto che chi ha in mano attualmente i destini dell’Italia, per cui anche lo stesso Napolitano, si ostina a non aver capito il risultato uscito dalle urne alle ultime elezioni. Di fatto, dice, le personalità scelte per far parte delle due commissioni volute da Napolitano continuano a rappresentare il mondo dei partiti, quello che gli italiani non vogliono più. Crimi spiega ancora perché il M5S non ha voluto dare la fiducia a Bersani o a chiunque altro. Perché, dice, si tratta sempre delle stesse persone che hanno fatto promesse mai mantenute negli ultimi vent’anni. Perché, dice, adesso dovremmo fidarci di loro? In conclusione, Crimi sottolinea come comunque adesso il Parlamento si dovrà mettere al lavoro. Il M5S, dice, “la settimana prossima presenteremo i nostri disegni di legge, e avremo l’occasione, a distanza di sei anni, di rispolverare la legge d’iniziativa popolare ‘Parlamento Pulito’, sottoscritta da 350 mila cittadini, per chiederne il voto in aula”. E ancora: “Proporremo inoltre il reddito di cittadinanza, l’abolizione dell’Irap e altre iniziative legislative direttamente in Parlamento”.