C’è grande attività in queste ore al Parlamento: si cerca di sciogliere il nodo dovuto all’impasse raggiunta sull’elezione del nuovo presidente della Repubblica per via del caso interno al Pd. Lo stesso Pd che oggi, vista l’incapacità di uscire da questa impasse con nomi credibili e condivisi, si è rivolto direttamente a Giorgio Napolitano per chiedergli di accettare un mandato bis. Una ipotesi estrema, condivisa pare anche dal Pdl e, sembra, Scelta civica, una ipotesi che dimostra la crisi che si sta vivendo in queste ore. Si attende entro le ore 15, quando inizierà il sesto scrutinio, che Napolitano sciolga la sua riserva. Per Luciano Ghelfi, inviato del Tg2 a Montecitorio, contattato da ilsussidiario.net, l’ipotesi Napolitano sembra ormai concreta. “Quello di cui i partiti hanno però discusso in queste ore” aggiunge “è soprattutto lo scenario successivo, cioè il possibile governo che dovrà nascere”.
C’è qualche voce autorevole in parlamento che può confermare l’ipotesi del Napolitano bis? A questo punto è abbastanza per scontato che Napolitano accetterà il mandato bis. Si stanno moltiplicando gli appelli da parte dei partiti per cui diciamo che è abbastanza scontato che accetti. Diciamo, almeno, che sarebbe una grossa sorpresa il contrario.
Arrivano anche voci, sempre più numerose, di liste di ministri per il futuro governo, anche ipotesi di presidenti del consiglio. Su questo cosa c’è di concreto? Diciamo che sta girando un po’ di tutto, anche perché queste ore più che a convincere Napolitano sono servite molto probabilmente a condurre una trattativa in vista della formazione del governo.
Che ipotesi si fanno? Realisticamente penso che si sia prefigurato lo scenario successivo all’elezione del capo dello Stato. Napolitano infatti non può permettersi di gestire una situazione di ingovernabilità. Credo che ci sia stata una intesa sullo scenario che Napolitano ha sempre raffigurato.
Quale? Un governo di fatto di larghe intese anche se mascherato come governo del Presidente ma di fatto un governo di larghe intese nel quale probabilmente saranno ministri dei politici perché credo che Napolitano chiederà ai partiti di metterci la faccia. Quindi non dei tecnici, un governo dove forse il presidente potrebbe anche essere un potenziale candidato alla successione di Napolitano fra un anno, un anno e mezzo, al massimo due ma non oltre.
Chi potrebbe essere questa figura? Il nome di Giuliano Amato che è stato fatto è assolutamente plausibile anche se di nomi ne stanno girando molti in queste ore. E’ circolato ad esempio quello di Fabrizio Barca che sarebbe di garanzia per la sinistra però lui in realtà è molto spostato a sinistra e soprattuto sembra concentrato sulle questioni interne del Pd. Altro nome è quello di Enrico Letta che però dovrebbe avere la licenza di verifica altrimenti al Pd si apre anche il problema di chi lo gestisce, il partito, ed è questo un oggettivo ostacolo al nome di Letta.