Dopo l’elezione di Giorgio Napolitano, primo presidente della Repubblica a portare avanti il secondo mandato, il Movimento 5 Stelle si prepara alla protesta. Beppe Grillo ha gridato al golpe, al colpo di Stato, e dopo la sesta operazione di voto alla Camera (che ha portato alla conferma di Napolitano) ha lanciato un appello a tutti gli italiani, scesi ieri sera in piazza davanti a Montecitorio: non potendo essere presente perché ancora in viaggio, il leader M5S ha organizzato per le 12 di oggi, presso la Città dell’Altra Economia, una conferenza stampa a cui prenderanno parte anche Vito Crimi, Roberta Lombardi e tutti i parlamentari M5S. Poi, alle ore 15, l’appuntamento è in piazza santi Apostoli, non a caso luogo simbolo dell’Ulivo di Prodi. Il motivo della protesta è chiaro, come ha anche spiegato in un recente tweet la deputata Paola Carinelli: “Oggi siamo ancora in piazza”, scrive, “perché noi non molliamo, perché dobbiamo far sentire alla casta quanto è forte la voce dei cittadini. Devono capire che devono arrendersi, sono circondati!”. Ieri, invece, Beppe Grillo annunciava sul suo blog: “Il M5S da solo non può però cambiare il Paese. E’ necessaria una mobilitazione popolare. Io sto andando a Roma in camper. Ho terminato la campagna elettorale in Friuli Venezia Giulia e sto arrivando. Sarò davanti a Montecitorio stasera. Rimarrò per tutto il tempo necessario. Dobbiamo essere milioni. Non lasciatemi solo o con quattro gatti. Di più non posso fare. Qui o si fa la democrazia o si muore come Paese”.