Alcuni post di Pippo Civati sul suo blog. L’esponente del Pd, consigliere regionale in Lombardia  e leader dei giovani del Pd, difende il popolo della sinistra dallo scaricabarile che, dice lui, tutti i dirigenti del partito stanno facendo in queste ore. E a farci le spese il popolo della Rete, sostiene. Secondo Civati infatti sondaggi precedenti le votazioni per il Quirinale indicavano chiaramente che solo il 10% circa degli elettori del Pd fosse favorevole a un governo di larghe intese come quello che invece si sta prefigurando dopo l’elezione di Napolitano. Incredibile scarica barile che il Pd sta facendo verso i suoi stessi elettori. Lo stesso faranno tra qualche ora per il governo Pd-Pdl: diranno che quelli che non sono d’accordo stanno sulla rete e non vogliono il bene del Paese”. Difende i parlamentari che conosce personalmente, quelli eletti nel suo collegio, dicendo che hanno tutti votato Prodi: Si chiamano Lucrezia Ricchiuti e Roberto Rampi. Vorrei piuttosto sapere chi sono i 101 che non hanno votato Prodi e non hanno nemmeno preso in considerazione Rodotà”. Quindi Civati parla anche dei cosiddetti traditori, quelli che avrebbero sabotato la candidatura di Prodi spaccando così il Pd: “Attenti: perché i soliti protagonisti della politica italiana che ora chiamate così poi potreste ritrovarvi, tra qualche ora, a chiamarli “ministri” dice. Il riferimento neanche troppo velato è a Renzi, uno degli accusati di aver sabotato la linea Prodi grazie agli elettori fedeli alla sua linea presenti  in parlamento e che proprio in queste ore si è auto candidato, anche se fra un anno, a guidare “il nuovo Pd”. Traditori-ministri dunque: “Hanno un argomento formidabile: dopo che abbiamo ridotto il centrosinistra così, non vorrete mica andare a votare? Affidate le cose a noi, sappiamo come si fa” dice ancora. Ricorda che domani alle ore 17 è fissata la riunione del direttivo del Pd con all’ordine del giorno le dimissioni del segretario e la situazione politica. Alla quale parteciperà anche Renzi.



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