Il famoso modello Sicilia è finito. La coabitazione tra il Pd e il Movimento 5 Stelle non può più andare avanti. Secondo i grillini, almeno, per i quali, anche in Regione, il paradigma che si è affermato è quello dell’inciucio tra il Pd e il Pdl. «Il governo Crocetta ha preso una strada di rottura col Movimento. La rivoluzione di Crocetta è finita prima di cominciare», sostengono i deputati regionali dell’Assemblea siciliana. A far propendere i 5 Stelle per una simile decisione sono stati, come loro stessi raccontano, una serie di episodi. Da ultimo, la bocciatura da parte della commissione finanze regionale di tutti gli emendamenti presentati dal movimento relativi al reddito di dignità e il microcredito alle piccole e medie imprese. A quanto riferisce il consigliere grillino, Salvatore Ragusa, le correzione al bilancio regionale non sono state neppure prese in considerazione, cestinate senza essere guardate. Perché, in ogni caso, i grillini parlano di inciucio Pd-Pdl? A spiegarlo è ancora una volta Ragusa, secondo il quale l’assunzione della nuova linea, sulla scorta di quanto sta avvenendo a livello nazionale, «emerge da tanti altri indizi: dal voto sulla preferenza di genere ai sorrisi tra Crocetta e Berlusconi a Montecitorio, fino al linguaggio dispregiativo usato dal presidente della Regione nei nostri confronti in occasione del voto per il Capo dello Stato».



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