“Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere” scrive Beppe Grillo a conclusione del suo post di oggi sul suo blog dedicato al 25 aprile. Un post sotto forma di poesia, che attacca duramente Enrico Letta e i partiti, grazie ai quali, dice il leader del M5S, il 25 aprile è morto. In particolare attacca l’appartenenza del presidente incaricato Letta al Gruppo Bilderberg, senza neanche chiamarlo per nome. Si tratta di una importante associazione finanziaria di livello mondiale. Poi naturalmente la dittatura dei partiti che avrebbe ucciso il 25 aprile così come l’informazione corrotta e il tradimento della costituzione. L’inciucio tra Pd e Pdl è un altro dei soggetti che avrebbero ucciso la festa della Liberazione, l’abbraccio tra Bersani e Alfano e ancora: la rielezione di Napolitano e la mancata elezione di Rodotà (citato due volte per lo stesso motivo). Un passaggio dal suo blog: “nei disoccupati, nelle fabbriche che chiudono, nei tagli alla Scuola e alla Sanità il 25 aprile è morto, nei riti ruffiani e falsi che oggi si celebrano in suo nome il 25 aprile è morto, nel grande saccheggio impunito del Monte dei Paschi di Siena il 25 aprile è morto, nel debito pubblico colossale dovuto agli sprechi e ai privilegi dei politici il 25 aprile è morto”. Insomma, conclude Grillo, meglio non celebrare oggi il 25 aprile e rimanere in silenzio per rispetto dei morti.