Uno dei maggiori temi su cui stanno vertendo le consultazioni tra Enrico Letta e le varie forze politiche sembra essere l’abolizione dell’Imu, argomento chiave in vista della formazione del nuovo governo. In particolare, il Pdl starebbe insistendo per inserire nel programma del’esecutivo che si andrà a formare i suoi otto punti programmatici: tra questi, appare irrinunciabile quello legato alla cancellazione dell’imposta sulla prima casa promessa da Berlusconi in campagna elettorale. Come ha detto il portavoce del partito, Daniele Capezzone, “ci vuole una svolta su fisco ed economia. Un alleggerimento fiscale per gli italiani è urgente e irrinunciabile. In campagna elettorale, abbiamo chiesto per le famiglie l’abolizione e il rimborso dell’Imu, e per le imprese la riduzione e l’abolizione in 5 anni dell’Irap”. Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia ha invece fatto sapere che Letta ha “preso buona nota della nostra proposta sull’Imu” che prevede il “rimborso” della tassa attraverso l’emissione di titoli di Stato. Non tutti, però, sembrano concordare sull’abolizione dell’Imu: “Possiamo proporre già da oggi una forte riduzione dell’Imu sulla prima casa per i ceti medi e medio bassi, ma la cancellazione complessiva sarebbe un problema per ragioni di copertura. Se ci sono risorse meglio utilizzarle per dare respiro al mercato del lavoro”, ha fatto sapere Andrea Olivero, portavoce di Scelta Civica. Sulla stessa linea anche Lorenzo Dellai, sempre di Scelta Civica, il quale ha annunciato che “se la questione dell’Imu diventa una battaglia simbolo per il Pdl, allora tutto diventa più difficile. Se invece la questione viene messa sul tappeto come uno dei problemi da risolvere, allora la soluzione si può trovare”.



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